Per il secondo anno consecutivo il Comune di Bologna ha deciso di annullare il rogo del Vecchione in Piazza Maggiore a causa delle misure di contrasto alla pandemia da Covid-19.
Il Vecchione 2021-2022 “Vecchio come una torre”, progetto del collettivo artistico Parasite 2.0 e vincitore del bando di quest’anno, non verrà “messo al rogo” in piazza come vuole la tradizione ma sarà ugualmente portatore dell’augurio e della speranza di poter tornare nel 2022 finalmente alla vita senza le restrizioni imposte dalla pandemia.
“Vecchio come una torre” rimane quindi soltanto un modellino che tutti potranno vedere dal vivo a partire dal 28 dicembre in una mostra allestita a Palazzo d’Accursio che riunirà modelli dei vecchioni d’artista di varie edizioni.
Vecchio come una torre
Il Vecchione contiene in sé due vere e proprie icone bolognesi: se le torri sono uno dei tratti distintivi dello skyline cittadino, il Vecchione posizionato dentro una torre, più che alle architetture medievali, rimanda alla chiusura in uno status sociale ma anche alla clausura forzata durante la pandemia e alle nostre case trasformate in torri per proteggerci. Il Vecchione raffigurato agita le mani e le gambe quasi a volersi liberare dalla torre, simboleggiando una storia recente di fatica e privazioni che ci si vuole lasciare alle spalle. Allo stesso tempo le torri, che nel corso dei secoli vennero mozzate, demolite o trasformate in diverse attività, raccontano di una Bologna capace di mutare, rigenerarsi e accogliere il nuovo come tratto distintivo di una città che sa fondere tradizione e innovazione.
L’animazione con gli auguri di un Buon Anno Nuovo del Vecchione 2021 di Parasite 2.0
Collettivo Parasite 2.0
Parasite 2.0 (Stefano Colombo, Eugenio Cosentino, Luca Marullo) è stato fondato nel 2010 e ha base a Londra e Milano. Indagano lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte.
Tra le loro ricerche e progetti hanno collaborato con Triennale Milano, Galleria Skala, Jan Van Eyck Academy, Forecast Platform, Galeria e Bregdedit, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, OGR Officine Grandi Riparazioni, domesti.city, XX Chilean Architecture Biennale, La Biennale di Venezia.
Nel 2016 ha vinto il premio YAP del MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI. Nel 2020 ha vinto il BIG See award nella categoria Interior Design. Hanno svolto attività didattica in numerosi istituti, tra cui Design Academy Eindhoven, Faculté d’architecture del’université libre de Bruxelles, Facultatea de Arhitectura si Urbanism Timisoara, Politecnico di Milano, NABA Nuova Accademia Belle Arti Milano e attualmente insegnano presso MADE Program a Siracusa, IED Roma e Libera Università di Bolzano.