Piazza Maggiore quest’anno accoglie un Vecchione molto speciale. Il Comune di Bologna ha deciso di abbandonare l’ideazione affidata di anno in anno a un artista diverso, per realizzare un Vecchione per la prima volta ‘partecipato’.
Il Vecchione che dà l’addio al 2018 è costruito da Cantieri Meticci insieme alle famiglie, ai bambini e ai cittadini che prendono parte ai aboratori educativi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Vedo la mia ombra che viene da lontano
Come la finestra di casa
Mi apro su ciò che voglio
Mi apro sugli amici che portano la posta
della sera: pane, vino, qualche romanzo e dischi.
Mi apro sul vento
che cerca nel vento una patria.
Mi apro su una donna che si specchia nel sole.
Sulla mia immagine che fugge da se stessa
verso la scala di pietra
e porta la sciarpa di mia madre
e sbatte nel vento:
che accadrebbe se tornassi bambino?
e tornassi io da te e tu da me
Mahmud Darwish
A cosa ci apriremo nell’anno che verrà? A chi?
Sono queste le domande che attraversano la proposta di Cantieri Meticci e che vanno a interpretare l’anno che incomincia come un invito a pensarsi come una finestra aperta ad accogliere il nuovo che vi giungerà. Questa linea di senso permea sia l’oggetto finale, l’assemblage Vecchione, che i percorsi partecipativi sottesi alla costruzione (alcuni dei quali hanno nei versi sopracitati del poeta palestinese Mahmud Darwish anche un invito a immaginare cosa vorremmo giungesse alla nostra finestra).
Si è chiesto ai cittadini di portare oggetti in legno - meglio se si possono aprire, come porte, finestre, cassetti, ante di armadi ma anche sedie, tavoli, pezzi di legno (e di passato) che non servono più - e, durante 3 laboratori domenicali, in un meticciato di cittadini e migranti, ne sono stati assemblati alcuni che a loro volta vengono rielaborati dagli scenografi della compagnia.
Le diverse parti del Vecchione sono quindi riempite e completate con gli elaborati che bambini e famiglie hanno realizzato nei laboratori che Dipartimento educativo MAMbo con “Senza titolo” e Cantieri Meticci faranno nelle piazze.
A cura di Cantieri Meticci e Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con “Senza titolo”.