Una biblioteca tutta per sé è un progetto nato nel 2018 per sensibilizzare i/le ragazz* su violenza di genere, bullismo, omo/lesbo/bi/transfobia, educazione alle differenze.
Attraverso le storie – libri, fumetti, film, serie tv, musica – vengono sviluppati percorsi di sensibilizzazione e acquisizione di consapevolezza di sé e delle differenze di genere, educazione alle proprie emozioni, al conoscere il proprio corpo e le sue capacità espressive.
Con in testa le parole di Virginia Woolf, convinta che una donna dovesse avere una stanza tutta per sé per poter scrivere, nel 2022, per il quarto anno di Una biblioteca tutta per sé le stanze sono diventate tre. Grazie alle tante insegnanti delle tante scuole coinvolte a Bologna e nell’area metropolitana, all’edizione 2022 hanno partecipato le ragazze e i ragazzi di IPSAS Aldrovandi Rubbiani, Liceo Arcangeli, Liceo Steam International e Liceo Laura Bassi.
Da marzo a maggio 2022, tre gruppi di ragazze e ragazzi, diversi per età e composizione, hanno partecipato in spazi e tempi differenti a laboratori e incontri condotti da Hamelin, Comunicattive, Archilabò, Cantieri Meticci e MICCE.
Tutti i laboratori sono stati progettati e condotti in collaborazione anche con le ragazze e i ragazzi di LXL - Leggere per leggere Bologna, il progetto di Hamelin per formare giovani esperte ed esperti di educazione alla lettura. Il gruppo ha anche condotto i laboratori e gli incontri con ospiti esterni, accompagnando le ragazze e i ragazzi per tutti e tre i percorsi.
Ogni percorso è stato costruito con le sue specificità, ma tutti sono legati da un tema comune: le tante declinazioni dell’amore. A partire dalle riflessioni di teoriche femministe come bell hooks, e dalle storie - quelle lette nei romanzi e nei fumetti, ascoltate nelle canzoni, viste nei film o nelle serie tv - ragazze e ragazzi hanno parlato di tutto ciò che tocca la sfera dell’affettività e delle relazioni: desiderio, pregiudizi e stereotipi, famiglia e amicizia, identità in evoluzione.
Per sette venerdì, ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di II grado di Bologna si sono incontrati alla Biblioteca Italiana delle Donne per discutere di corpo, genere, relazioni, sessualità. Guidata da Cantieri Meticci, una classe quarta dell’indirizzo Grafica e Comunicazione dell’IIS Aldini Valeriani ha lavorato sulla riscrittura del mito di Tiresia di Kae Tempest, poeta e musicista britannico, creando un gioco di carte ispirato a questa storia. Infine, #UBTXS è arrivata per la prima volta oltre i confini della città, coinvolgendo le scuole secondarie di I grado di Castel d’Aiano in un percorso parallelo a quello seguito dagli altri gruppi.
Dopo aver lavorato sui testi e sulle immagini, i gruppi pomeridiani della Biblioteca delle Donne e di Castel d’Aiano hanno sperimentato come il linguaggio del corpo possa aprire a inedite percezioni della propria identità grazie a due laboratori di danza, lettura ad alta voce e meditazione curati dall’associazione MICCE, con la partecipazione della performer e danzatrice Ambra Stucchi.
Tutto il materiale raccolto durante il percorso è stato rielaborato dalle ragazze e dai ragazzi della Biblioteca delle Donne di Bologna ed è diventato una fanzine. Si chiama #UBTXS (scaricabile in pdf) e dentro ci sono i loro disegni e pensieri, ma anche i libri, i film, le poesie incontrati durante il progetto, perché questo possa essere uno strumento che guidi nuovi lettori e lettrici (così come insegnanti e genitori) alle prese con le stesse questioni.
Quest’anno poi la “stanza tutta per sé” è diventata anche uno spazio virtuale, anzi tre: l’associazione Archilabò, insieme alla classe 4AMI dell’IIS Aldini Valeriani, ha realizzato uno spazio virtuale, accessibile e visitabile online, in cui mostrare tutti i contributi che ogni gruppo ha portato al progetto. La fanzine è anche scaricabile tramite QR code dalla stanza virtuale. Per vedere la spazio virtuale da smartphone, è necessario visualizzare il progetto da app cliccando sul tasto "Open in App".
Un grande grazie a:
- la fanzine è stata realizzata dalle ragazze e dai ragazzi del gruppo UBTXS che si è ritrovato al Centro delle donne/Biblioteca italiana delle donne, e la grafica è di Comunicattive;
- lo spazio virtuale è stato realizzato dalla classe 4M dell'IIS Aldini Valeriani e da Archilabò e contiene i materiali di tutti i gruppi che hanno partecipato al progetto.
Una biblioteca tutta per sé è un progetto ideato da Hamelin, in collaborazione con il Settore Biblioteche del Comune di Bologna, Comunicattive, Associazione Orlando, Archilabò, Micce, Cantieri Meticci e la rete Attraverso Lo Specchio, realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna per promuovere il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione.
Il progetto rientra nell’ambito del Patto per la Lettura di Bologna.
Tutte le info su hamelin.net