Giorgina Pi, regista del collettivo Bluemotion, firma lo spettacolo Tiresias dal testo di Kae Tempest, Hold your own/Resta te stessa.
Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita. Quando i suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, e con le sue vizze mammelle – per dirla con Eliot – vive in mezzo alle piccole cose, non è gerarchico nel sapere e nell’esperire. Kate Tempest lo/a osserva vagare: ragazzino timido, giovane donna che scopre amore e chiaroveggenza, anziano solitario e molto altro. Accanto divinità antiche si mischiano con noi stanchi alla fermata dell’autobus, un piccolo parco di periferia diventa bosco sacro e il mito denuncia intima. Tante vite in una vita, tante e tanti noi in continua metamorfosi per rimanere ciò che scopriamo di essere. (Giorgina Pi)
Bluemotion/Giorgina Pi
Tiresias
un progetto di Bluemotion
da Hold your own/Resta te stessa di Kae Tempest
traduzione di Riccardo Duranti
regia Giorgina Pi
con Gabriele Portoghese
una produzione Angelo Mai/Bluemotion
Posti limitati. Si consiglia sempre la prenotazione.
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