Un rarefatto esordio alla Bergman. La sofferta ricerca di se stessi e della propria identità per infine approdare all’amore.
Presentazione del libro Solo i santi non pensano di Mattia Tortelli (Fandango Libri, 2024). Modera Saif ur Rehman Raja.
In collaborazione con La Confraternita dell’uva, Fandando nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna.
Gabriele è un ragazzo di trent’anni che ama le piante e che lavora per una ditta di disinfestazioni nonostante sia un architetto. Con sua madre non parla da dieci anni, da quando lui è uscito dai Testimoni, una setta religiosa che dopo la morte del padre, avvenuta quando Gabriele era bambino, è diventata tutta la sua vita. Gabriele ha voluto continuare gli studi, cosa non permessa ai Testimoni, e ha scoperto il suo orientamento sessuale. Il giorno in cui Gabriele è al cimitero per l’anniversario della morte di suo padre ritrova sua zia, sorella della madre e persona che gli ha trasmesso l’amore per le piante, con cui ha interrotto i rapporti al tempo della sua dissociazione. La visita e la successiva chiacchierata con la zia portano alla luce la malattia della madre. Gabriele si sente quindi sospeso tra l’essere figlio ed essere altro da quello. Si farà aiutare consapevolmente da Enrico, membro della comunità che ha conosciuto sua madre, e inconsapevolmente da una coppia di ragazzi che conosce durante una disinfestazione e dei quali si innamora. Il dialogo con la madre arriva e porterà ad entrambi consapevolezze conosciute ma mai verbalizzate. Che cosa resta dopo il crollo dei riferimenti più alti che si hanno da tutta la vita? Con uno stile poetico e «pittorico», procedendo per immagini e suggestionando Solo i santi non pensano è il tentativo di rispondere a questa domanda testimoniando il sofferto percorso del protagonista per l’affermazione della sua identità smarrita.
Mattia Tortelli (1996) è nato a Milano. È maestro alle scuole elementari e insegnante di basket ai bambini. Ha frequentato corsi di scrittura presso La macchina dei sogni e la Scuola Belleville. È agitatore culturale in librerie e biblioteche. Gestisce la comunicazione della casa editrice Utopia. Solo i santi non pensano è il suo primo romanzo.
Saif ur Rehman Raja. Nato nel 1994 a Rawalpindi (Pakistan), si è trasferito a Belluno a undici anni, vive a Bologna da quando ne ha venti. Si è laureato in Scienze pedagogiche, con una tesi dal titolo Tradimento e gelosia nelle monogamie e non monogamie che ha vinto il Premio UAAR. In passato ha collaborato con l’Università di Bologna in progetti di ricerca sulle famiglie pakistane residenti in Italia, e attualmente è dottorando all’Università di Siena in Apprendimento e innovazione in contesti sociali e di lavoro. I suoi ambiti di ricerca riguardano principalmente la multiculturalità e la Critical Race Theory, con un focus sulle dinamiche di potere e sulle pratiche di razzializzazione come strumento della classe dominante (europea principalmente) per mantenere lo status quo della bianchezza.
Ingresso libero.