"Se questo era l’ordine fra cielo e terra, come avrebbe fatto a trovare il proprio posto lei che non riusciva più a riconoscere l’autorità del suo né quella di un altro Padre?"
Alessandra Sarchi presenta Ragazza senza nome (effequ), quinto titolo della collana Elettra, in cui le figlie raccontano i padri (Progetto a cura di Olga Campofreda e Eloisa Morra).
In dialogo con Vassilina Avramidi.
In collaborazione con Lo spazio Letterario.
IL LIBRO: Una manciata di canzoni, una partita a tennis da sola, molte sessioni di nuoto. La fame, e la rabbia, rabbia propulsiva ma anche rabbia che toglie la parola. Una ragazza adolescente che non si sente compresa, che non sa come compensare un vuoto, una mancanza; una giovane donna che cerca di perdersi nel vuoto e nell’assenza; una donna formata che scopre l’amore, la vita, e la sorellanza.
Questa Elettra, quinto episodio della serie, è una ragazza senza nome, come tutte, che si dibatte alla ricerca della propria voce e della propria espressione, senza rendersi conto che prima di cercarla nelle altre persone, l’approvazione va cercata dentro di sé. Ragazza senza nome è quasi una parabola, in cui si indaga il significato delle parole e dei sentimenti, in cui si scopre che talvolta la figura paterna non è un padre, e che nessun padre, nemmeno quello di tutta l’umanità, è davvero onnipotente.
Alessandra Sarchi, scrittrice e storica dell’arte, vive a Bologna. Con Einaudi ha pubblicato i romanzi Violazione, L’amore normale, La notte ha la mia voce (premio Mondello, premio Wondy e premio Selezione Campiello) e Il dono di Antonia. Per Bompiani ha pubblicato il saggio La felicità delle immagini, il peso delle parole e il romanzo Il ritorno è lontano (2024).
È autrice del podcast Vive! Storie di eroine che si ribellano al loro tragico destino, diventato nel 2023 un libro per HarperCollins, e dei racconti Via da qui (minimum fax).