«Figli di un Film Minore» è un programma di film dimenticati, misconosciuti, bellissimi.
A inaugurare la rassegna, «My Winnipeg» del cineasta canadese Guy Maddin (Canada, 2007, 80')
I film di Guy Maddin sono quanto di più vicino a un sogno lucido il cinema si potesse inventare. Sperimentatore senza limiti, Maddin mantiene viva la fiamma del cinema delle origini, quando da ogni pellicola sembrava poter nascere un genere nuovo.
Autore di titoli come «Brand upon the brain» e «La canzone più triste del mondo», con Isabella Rossellini, è stato definito non a caso come "il più eccentrico dei registi mainstream (o il più accessibile degli avanguardisti)."
«My Winnipeg» è un mockumentary surrealista che ci porta nella sua città natale nel cuore del Canada.
Il clima di Winnipeg è implacabile. La città vanta il record mondiale di sonnambuli, bizzarre ricorrenze e poco altro, eppure nessuno, incluso l'autore, sembra riuscire ad andarsene.
La serie di eventi che appaiono in questa "docu-fantasia" raccontano lo strano magnetismo di Winnipeg tra memoria locale, psicanalisi e misticismo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti