Gruppo di lettura dedicato al libro fotografico
Il gruppo di lettura è un’attività collaterale e gratuita del bookshop di Spazio Labo’ e Leporello. Il bookshop è aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 presso Spazio Labo’, in Strada Maggiore 29 a Bologna.
Il prossimo incontro è previsto per lunedì 4 marzo h 19.30 allo Spazio Labo‘- Strada Maggiore 29.
Il prossimo libro fotografico sarà MOM di Charlie Engman (Edition Patrick Frey, 2020).
In questa lettura collettiva partiremo dall’analisi delle immagini di Engman per decostruire lo sguardo ossessivo della macchina fotografica sulla figura materna. Approfondiremo la molteplicità di linguaggi e stili utilizzati, le citazioni, il ruolo della fotografia di ritratto e i rapporti con la letteratura e l’arte visiva in generale.
Per partecipare al gruppo di lettura è necessario prenotarsi tramite email all’indirizzo info@spaziolabo.it oppure compilare il seguente form online: https://forms.gle/
La partecipazione è gratuita e non è obbligatorio essere soci o socie di Spazio Labo’ per partecipare.
Non sono necessari l’acquisto e/o la lettura del libro fotografico per la partecipazione al gruppo di lettura.
I partecipanti e le partecipanti hanno inoltre la possibilità di consultare gratuitamente il libro presso il bookshop di Spazio Labo’ e Leporello (Strada Maggiore 29, Bologna, dal lunedì al venerdì, ore 16-19).
- SCUMB Manifesto di Justine Kurland
Featuring a luxurious cloth cover and texts by Rachel Cusk and Miranda July, MOM is Charlie Engman's homage to his mother's many selves
Brooklyn-based photographer Charlie Engman (born 1987) has been shooting portraits of his mother Kathleen McCain Engman since 2009. Collected into a single monograph for the first time, Engman's striking series portrays the artist's mother in a variety of surreal scenes, sometimes nude and at other times dressed in a furry red jumpsuit, in the photographer's studio or in a field on the side of a road.
Engman's work depicts an intense collaboration between photographer and subject that challenges the conventions of portraiture. In addition to Engman's photography, this publication also includes an essay by novelist Rachel Cusk and a conversation between Kathleen McCain Engman and writer-filmmaker-artist Miranda July, who writes: "I look at Charlie and Kathleen and realize I could dream a little bigger. A little weirder. But how does one raise a child so confident that he can create a world of groundbreaking possibility with his own mother"