Nassau è un locale per spettacoli ed eventi. Ospita al suo interno il Gruppo di Lettura Isole scritte.
Storia di Nassau
Questo è un posto, questa è un'isola, un porto. Questa è una storia. Per gran parte ancora da scrivere. Ed inizia così. 1706: sull'isola di New Providence, nelle Bahamas, abbandonata dai governatori inglesi a seguito di una serie di attacchi spagnoli, un gruppo di donne, uomini, persone, si insediarono a Nassau, porto e capitale dell'isola, dichiarandosi liberi, autonomi e pronti a difendere la terra, le acque, le rotte di navigazione. E lo dichiaravano a dei giganti: la corona spagnola, la corona inglese, la compagnia delle indie occidentali. Li chiamavano "Pirati". I loro nomi erano Edward Teach, Anne Bonnie, Jack Rakham, Mary Read, Chrles Vane. La libera repubblica di Nassau. Un posto dove cercare rifugio. Libero da schiavitù, da ogni forma di discriminazione. Persone, pirati, nuove avventure, una casa. Compagni di viaggio. Un'isola. Un'isola strategica, il posto giusto, lasciato vuoto tra le rotte momentaneamente abbandonate dalle flotte reali. Un porto. Dove attraccare, prendersi un tempo per riparare la nave in cantiere, o migliorarla e poter ripartire dopo il giusto ristoro nelle locande, nei bar. Dove trovare facilmente compagnia, un buon rum, le storie e i racconti delle mille avventure delle donne, degli uomini, di quel gruppo di persone che si cantarono liberi, e si dichiararono tali. Una storia, che mentre la fai o la nomini la stai già scrivendo. E sorridi alle compagne e ai compagni di viaggio, ai lasciti delle rotte passate e al viaggio che sta per iniziare.
E siamo già nel 2023, Bologna, Via dei Griffoni, un pezzo di budello tra piazza Maggiore e via Barberia. Stessa storia. O forse è un'unica storia sola, che ad un certo punto deve pur iniziare, e che poi prende il largo. E non si può più fermare.
Questa è Nassau. Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto