logo Patto per la lettura
copertina di Baak Attualità
Gruppo di lettura

Baak Attualità

Contatti Via Polese 7/2a, 40122 Bologna info@baakbologna.it Sito web

Il Club del libro di Baak Bologna

Il Gdl si ritrova di DOMENICA ogni 5 settimane circa alle 18.00 per chiacchierare del saggio letto il mese precedente!

Ad ogni incontro sono i partecipanti a scegliere il libro per il mese successivo tra quelli proposti da Andrea.
Il prossimo incontro del BAAKattualità sarà Domenica 27 Ottobre e leggeremo La Cucina Italiana non esiste di Alberto Grandi e Daniele Soffiati, autori del celeberrimo podcast DOI – Denominazione di Origine Inventata! 
“La ricerca storica attesta che la cucina italiana, intesa come prodotti e ricette della tradizione, è un’invenzione recente e, di fatto, un’efficace trovata di marketing: la narrazione della tradizione è spesso l’ingrediente contemporaneo che rende i nostri piatti ancora più gustosi.
La ricerca della coppia Grandi-Soffiati ci ricorda che fino a un recente passato gran parte degli italiani moriva di fame, mentre le élite si dilettavano con cuochi e buon cibo.
Inoltre, molti piatti simbolo della “tradizionale” cucina italiana, dalla pizza alla pasta, non sarebbero stati possibili senza il fondamentale contributo dei migranti italiani, che tornarono da terre lontanissime con qualche soldo in tasca e prodotti alimentari praticamente sconosciuti fino al 1900”
L’unico vincolo per la partecipazioni al BAAKattualità è l’acquisto del Libro da BAAK!
 
Sta leggendo
Fitopolis, la città vivente di Stefano Mancuso
copertina di Fitopolis, la città vivente
Dove trovo questo libro a Bologna?
Altri libri letti
  • I salmoni aspettano agosto di Elena Panzera
Abstract
Nel volgere di pochi decenni, l'umanità è andata incontro a una rivoluzione nelle sue abitudini ancestrali. Senza che ce ne accorgessimo, la nostra specie, che fino a poco tempo fa viveva immersa nella natura abitando ogni angolo della Terra, ha finito per abitare una parte davvero irrisoria delle terre emerse del pianeta. Cosa è accaduto? Da specie generalista in grado di vivere dovunque, ci siamo trasformati, in poche generazioni, in una specie in grado di vivere in una sola e specifica nicchia ecologica: la città. Una rivoluzione paragonabile soltanto alla transizione da cacciatori-raccoglitori ad agricoltori avvenuta 12.000 anni fa. È certo che in termini di accesso alle risorse, efficienza, difesa e diffusione della specie questa trasformazione è vantaggiosa. Ma è altrettanto certo che ci espone a un rischio terribile: la specializzazione di una specie è efficace soltanto in un ambiente stabile. In condizioni ambientali mutevoli diventa pericolosa. Il nostro successo urbano richiede, infatti, un flusso continuo ed esponenzialmente crescente di risorse e di energia, che però non sono illimitate. Inoltre, fatto decisivo, il riscaldamento globale può cambiare in maniera definitiva l'ambiente delle nostre città e costituire proprio quella fatale mutazione delle condizioni da cui dipende la nostra sopravvivenza. Ecco perché è diventato vitale riportare la natura all'interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, devono trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura. Non c'è nulla che abbia una maggiore importanza di questo per il futuro dell'umanità.
Tutti i Gruppi di Lettura