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copertina di Parole che cantano
25 novembre 2024, 10:00 @ Biblioteca Amilcar Cabral
Via S. Mamolo 24

Parole che cantano

invito alla scoperta della poesia e della prosa poetica | autunno 2024

Quattro incontri, il lunedì mattina, nei quali Maria Luisa Pozzi - insegnante di letteratura inglese - invita a condividere la lettura di testi poetici e in prosa di tre autori e un’autrice delle letterature sudamericane. In questo percorso Maria Luisa Pozzi è affiancata da Lucia Spada, che leggerà i testi, coinvolgendo anche i partecipanti nella lettura ad alta voce.

PROGRAMMA

  • Lunedì 14 ottobre
h 10
    Gabriel Garcia Marquez, Fantasmi d'agosto tratto da Dodici racconti raminghi, Oscar Mondadori, 2004

L'autore con la famiglia va ad Arezzo a fare visita a un connazionale che vive in un castello medievale, dove, si dice, ci sia ancora la presenza del vecchio proprietario, morto suicida dopo aver ucciso la moglie. Marquez e la moglie non credono alla storiella, ma mentre dormono nella loro camera da letto, si ritrovano misteriosamente catapultati nella stanza dove, molti anni prima, era avvenuto il delitto.

  • Lunedì 28 ottobre
h 10
    Juan Rulfo, Luvina tratto da La pianura in fiamme, Einaudi, 2012


Un uomo descrive il villaggio di Luvina, dove ha vissuto molti anni, a un altro uomo che presto dovrà partire per viverci. Il villaggio è terribile, povero, triste, desolato, lontano, pietroso e polveroso ed è continuamente spazzato da un vento nero, infernale, che graffia come se avesse le unghie. Il racconto presenta già temi cari all’autore, che torneranno nel suo romanzo Pedro Páramo: il silenzio e le sue voci, l’abbandono, la rottura spazio-temporale, i vivi che sono come morti.

  • Lunedì 11 novembre
h 10
    Samanta Schweblin, Distanza di sicurezza, Sur, 2020


Una giovane donna giace in un letto d’ospedale. Un bambino le siede accanto. Lei non è sua madre; lui non è suo figlio. Nel dialogo tra i due si dipana una storia di anime spezzate, sullo sfondo di una campagna oscura invasa da liquami tossici: la realtà che si fa sogno, o forse incubo. La storia, ipnotica e visionaria, è narrata con un ritmo incalzante che ci immerge in un universo surreale eppure terribilmente riconoscibile.

  • Lunedì 25 novembre
h 10
    Pablo Neruda, Ode al mare tratta da Ode al mare e altre odi elementari, Passigli, 2006


Protagonista di quest’ode è il mare, soggetto prediletto della poesia di Pablo Neruda e costantemente presente in tutta la sua ispirazione: non solo il grande oceano di Isla Negra, ma anche tutto ciò che ne rievoca odori e sapori, dai fiori di cactus della costa, alla pioggia marina, alla spiaggia, al dente di capodoglio, al volo dei gabbiani. Nel film Il Postino di Michael Radford Philippe Noiret/Pablo Neruda recita le strofe iniziali di quest’ode al postino Massimo Troisi che comprenderà che cos’è la poesia e, in particolare, cos’è la metafora, proprio grazie all’emozione in lui suscitata dal ritmo dei versi che lo fanno sentire “come una barca sbattuta dalle parole”.


Tutti i libri sono disponibili nelle biblioteche del circuito bolognese e possono essere richiesti tramite PIC - il prestito circolante.

Partecipazione libera e gratuita.