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copertina di NOSFERATU IL VAMPIRO
2 luglio 2022, 21:45 @ Sotto le stelle del cinema
Piazza Maggiore - Bologna

NOSFERATU IL VAMPIRO

(Nosferatu - Eine Symphonie des Graunens, Germania/1922) (95')

IL CINEMA RITROVATO

Musiche scritte e dirette da Timothy Brock, eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Introduce Gabriele Mainetti

 

Il clima romantico di Nosferatu, che rende visibile le forze invisibili e oscure della natura grazie a immagini derivate da Friedrich, è in realtà un’illustrazione fedele allo spirito del Dracula di Bram Stoker. Perché Murnau scelse di girare a Lubecca molte scene del film? Forse influì su di lui la visione inquietante che Edvard Munch trasse dalle facciate di un vecchio negozio di questa città. Munch lavorò a Lubecca fra il 1902 e il 1903.

Quello che è certo è che Murnau progettò il film in una dimensione pittorica. […] Potrà sembrare un po’ esagerato che Murnau abbia fatto ricorso a dei dipinti del suo amico Franz Marc come Weidende Pferde, del 1910, all’epoca conservato nella Lenbach Haus di Monaco, per girare una semplice inquadratura di cavalli in controluce spaventati dalle iene. Ma credo che Murnau abbia desunto un’altra immagine da Marc: le figure dei lupi che ululano nell’oscurità della notte come in Die Wölfe (Balkan Krieg), del 1913. In seguito Murnau sostituì i lupi con delle iene, ma utilizzò le immagini dei cavalli dipinti dal suo amico come risulta chiaramente paragonando l’insolita inquadratura del film con Landschaft mit Pferden, del 1909. Credo che abbia cambiato i lupi in iene per l’influenza di disegni di Alfred Kubin come Hyäne, del 1920, che ci mostra la iena come una sorta di vampiro che divora i cadaveri umani nei cimiteri. Un’immagine più impressionante di quella di un lupo. […] Ma l’influenza plastica più significativa che determinò il carattere del film fu quella di Caspar David Friedrich (1774-1840). Fu senza dubbio un’idea di Murnau quella di basarsi sull’opera di Friedrich per poter visualizzare la concezione di Grau e Galeen sulle forze occulte della Natura. […] Grazie all’opera di questi pittori romantici, Murnau raggiunse un risultato insolito nel cinema. Rendere visibile l’invisibile. Imporre all’inconscio dello spettatore la presenza delle potenze oscure della Natura.

Luciano Berriatúa

 

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Serata promossa da Mare Termale Bolognese

Restauro:
Restaurato da Luciano Berriatúa per Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung in collaborazione con La Cinémathèque française e Bundesarchiv Filmarchiv presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata