La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e la Fondazione Archivio Luigi Nono (Venezia) presenta l’incontro Musica, cultura, politica. L’esperienza artistica di Luigi Nono in programma per giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 17.00 presso il Museo della Musica, Strada Maggiore, 34 (Bologna).
Luigi Nono, compositore dell’avanguardia musicale del secondo Novecento, intrecciò il suo impegno artistico con i grandi movimenti politici e sociali dell’epoca, ispirandosi agli ideali antifascisti e democratici. La sua opera, influenzata dal pensiero gramsciano e dalla cultura politica della sinistra, affrontò le contraddizioni sociali contemporanee, utilizzando anche poesia, teatro e cinema. Sensibile ai movimenti di liberazione internazionale e ai mutamenti politici nell’Europa dell’Est, Nono trasformò la sua musica in un veicolo culturale per i ceti popolari. A conclusione dell’anno del centenario della sua nascita, un incontro che intende fermare l’attenzione sul rapporto tra musica e arte e tra arte e politica che l’opera di Nono costantemente ha voluto comunicare. Con il contributo della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.
Introduce e modera Nico Staiti | Università di Bologna
Intervengono Anna Scalfaro | Università di Bologna
Stefano Colangelo | Università di Bologna
Mariamargherita Scotti | Ricercatrice indipendente
L’appuntamento è anche l’occasione per presentare, con una proiezione, i 262 bellissimi manifesti della raccolta personale di Luigi Nono, presenti nella banca dati Manifestipolitici.it. Manifesti a carattere politico e sociale diffusi tra il 1931 e il 2010, un insieme inusuale e particolarmente evocativo. Sono soprattutto stranieri, realizzati a sostegno delle lotte di liberazione di Mozambico, Angola, Guinea Bissau, contro la dittatura in Uruguay, in Cile e in Portogallo, di solidarietà col popolo vietnamita, col popolo di Portorico, con i prigionieri politici in Spagna e in Iran, con le lotte per l’indipendenza in America latina; e insieme diversi manifesti sovietici, tedeschi, cubani, spesso di noti artisti.