Lo spettacolo vedrà l'alternanza di alcuni passaggi della Messa pro defunctis di Bossi e la Messa di Requiem di Pizzetti con il Coro Euridice di Bologna diretto da Pier Paolo Scattolin.
Marco Enrico Bossi e Ildebrando Pizzetti sono rispettivamente amico e allievo di Giovanni Tebaldini, fautore della riscoperta dello studio del canto gregoriano in accademia.
La Messa pro defunctis (1893-1906) scritta in parte da Bossi con G. Tebaldini (Requiem, Kyrie, Dies irae) - rigorosamente concepita a cappella – realizzava pienamente le aspirazioni del «Movimento Ceciliano» nel riferirsi ai modelli della polifonia rinascimentale (il ritornare all’antico caro a G. Verdi) riletti però con plasticità e inventiva.
Scritta nel 1922, la Messa di Requiem è la prima delle grandi composizioni corali di Pizzetti. Come ha osservato il Gatti «la sua commozione non s'esprime in grida e vociferazioni ma non si raggela nella retorica formale: è un canto di fede e, per la parte ch'è propria del rito funebre, una serena contemplazione della morte. Non v'è dramma, nel senso corrente, in queste musiche perché non v'è contrapposizione di vita e di morte, ma lirica esaltazione dei motivi cristiani di vita eterna e risurrezione; la città di Dio è immagine ideale della città terrena». La scrittura delle varie parti della Messa di Requiem varia da quattro a dodici voci.
La durata dello spettacolo è di circa 45 minuti.
Concerto a cura di Coro Euridice.
L’evento si inserisce nell’ambito del Festival 2020-2022 in occasione del 140esimo di fondazione della Società Corale Euridice di Bologna.
Ritrovo presso l'ingresso principale (cortile chiesa), via della Certosa 18.
Prenotazione obbligatoria al 3296150164 (pomeriggio-sera) oppure a info@coroeuridice.it.