
Al di là degli esempi più antichi citati in precedenza, lo svizzero Rodolphe Töpffer nella prima metà del XIX secolo gettò senza dubbio il seme della nascita di un linguaggio nuovo, in cui immagini e testo scritto dialogavano in maniera tale che non li si sarebbe potuti separare. Vediamo qui la vignetta iniziale della Histoire de Monsieur Jabot, riproposta (insieme alla Histoire de Monsieur Crépin) in un’edizione del 1968 pubblicata all’interno di una collana significativamente intitolata Filatterio.
«Basta conoscere questi due personaggi per capire che il fumetto, inteso come racconto per immagini, è tutto qui; come in queste due opere e in tutte le successive avventure create da Töpffer, che non furono molte ma bastarono a farlo diventare il primo fumettista della storia dei comics, colui che ne definì i parametri e la struttura [...]».
Nedeljko Bajalika, Rodolphe Töpffer. Le storie del Signor Jabot e del Signor Crépin, «Lo spazio bianco», 16 settembre 2021. In questo articolo è possibile vedere anche esempi delle vignette di Töpffer.
Rodolphe Töpffer, Le storie del signor Jabot e del signor Crépin, Roma, Lerici, 1968.