Maurizio Blondet, Gli Adelphi della dissoluzione (1999)
Maurizio Blondet, Gli Adelphi della dissoluzione (1999)

La Bustina del 1997 L’Opus Dei smentisce che io sia l’Anticristo! sembra tratta dalle pagine de Il cimitero di Praga. Un articolo scherzoso di Rino Camilleri pubblicato sulla rivista «Studi Cattolici», solitamente associata all’Opus Dei, era stato preso sul serio dagli organi di stampa, che avevano diffuso la notizia che l’Opus Dei riteneva che Umberto Eco fosse l’Anticristo. Era stato necessario fare seguire una smentita. Ci sarebbe da farsi una risata se Eco nella Bustina non ricordasse che un altro collaboratore della rivista, Maurizio Blondet, aveva pubblicato il volume di cui vediamo la copertina, «in cui si provava come la casa editrice Adelphi fosse una istituzione filo-giudeo-massonica-satanista». E non c’era ombra di ironia nelle parole di Blondet.

La quarta di copertina del libro di Blondet parla di numerose ristampe nel giro di pochi anni. Non conoscendo la tiratura di queste ristampe, potrebbe trattarsi di semplice e banale strategia di marketing. Ma Eco, che conosce bene questo settore editoriale, avendone trattato ampiamente, pur se in forma romanzesca, ne Il pendolo di Foucault, la vede diversamente: «le mie lunghe frequentazioni con la bibliografia del complottismo internazionale, dall’abate Barruel ai Protocolli dei Savi di Sion, mi ha persuaso che questo tipo di letteratura spesso fiorisce perché è economicamente redditizia, dato che esiste un ampio pubblico di esaltati, occultisti, neonazisti e deliranti sfusi».

Questi temi sono di lunga durata per il nostro autore, nel passato come negli anni a venire, se si considera che Il cimitero di Praga arriverà 13 anni dopo questa Bustina.

 

Maurizio Blondet, Gli Adelphi della dissoluzione. Strategie culturali del potere iniziatico, 3. ed., Milano, Ares, stampa 1999.

Collocazione: EVANGELIST. A. 445