Marie Belloc Lowndes, La dama di compagnia (1930)
Marie Belloc Lowndes, La dama di compagnia (1930)

Dopo avere promesso al lettore di non farlo dormire, arrivati al n. 8 si affina la strategia promozionale: i libri della collana certamente non fanno dormire, ma permettono di fare riposare la mente proprio nei momenti in cui questa «fuori del sonno [...] non conosce l’ozio». Il lettore sarà così impegnato a risolvere il mistero da dimenticare tutto il resto. Non a caso viene chiamata anche, espressione che Evangelisti non sopportava, letteratura d’evasione.