Il 1919 è un anno fondamentale sia per la vita pubblica italiana - si fanno strada i Fasci di combattimento, l’impresa di Fiume accende gli animi nazionalisti rappresentati dalla compagnia degli Arditi, il Partito socialista cresce sempre di più, il clima è sempre più rovente, nelle aule della politica ma soprattutto nelle strade - sia per gli avvenimenti privati dei personaggi di Chi ha del ferro ha del pane, che si ritrovano in buona parte a Imola. A partire dal capitolo 56, Imola la rossa, inizia una sezione del romanzo intitolata Città turbolenta, che copre i capitoli 56-60. Nei capitoli 60-63 si verificano alcuni avvenimenti pubblici fondamentali a cui i personaggi del romanzo partecipano in prima persona scendendo nelle piazze per protestare, anche a costo della loro incolumità. Possiamo “recuperare” questi avvenimenti nelle cronache del giornale socialista imolese «La lotta» (a cui si contrappone, in città, il periodico cattolico «Diario»). In questa e nelle prossime immagini potete vedere la prima pagina di alcuni numeri del giornale socialista che raccontano gli eventi presenti nel romanzo. Qui è possibile consultare interamente questi numeri.
In questa prima immagine vediamo un resoconto dell’imponente manifestazione del 1° maggio, raccontata al capitolo 60, L’insurrezione.
«La lotta. Giornale socialista», 11 maggio 1919.
Collocazione: G. 7. Sala 19