Questo volume del 1915 mostra un paesaggio teconologico notevolmente mutato: le macchine che vediamo nelle immagini successive, utilizzate per la coltivazione del terreno, sono tutte azionate da un motore. «Ormai la meccanizzazione regnava sovrana, per fare rendere gli appezzamenti», si dice al capitolo 65, p. 460. Naturalmente l’accrescersi della meccanizzazione porta a una diminuzione della necessità di forza-lavoro umana, con conseguenze negative soprattutto nell’impiego di braccianti. La crescita della disoccupazione è uno dei motivi più frequenti alla base dei tanti scioperi descritti nella trilogia.
Giovanni Domenico Mayer, Le macchine per la lavorazione del terreno, Napoli, fr. Lubrano, 1915.
Collocazione: 13. Agronomia. Cart. U, 29