Coriolano Monti, Rapporto dell'Officio tecnico alla illustre giunta sull'accesso alla Stazione (1862)
Coriolano Monti, Rapporto dell'Officio tecnico alla illustre giunta sull'accesso alla Stazione (1862)

Giovanni Ricci, nel suo volume del 1976 Bologna. Storia di un’immagine, individua nella scelta della collocazione della stazione ferroviaria uno dei momenti cardine del processo di ammodernamento che portò all’apertura di quella «monotona arteria commerciale» (p. 228) che sarà via dell’Indipendenza. Il risanamento di molti luoghi bolognesi nella seconda metà del XIX secolo ebbe in realtà, dice Ricci, motivazioni economiche e commerciali ben più radicate e forti di quelle sanitarie o estetiche. Ricci prende ad esempio l’opuscolo di cui qui vediamo il frontespizio, in cui (è ancora lo studioso che parla) «si comincia con considerazioni estetiche» per poi passare più concretamente «ad illustrare i vantaggi economici e sociali dell’operazione», in una commistione di «motivazioni economiche e [...] ideologiche» che non tengono in conto l’antico assetto urbano. Tutto ciò per collegare «adeguatamente la piazza del vecchio potere politico con il centro della nuova vita: la stazione» (p. 227-228).

 

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[Coriolano Monti], Rapporto dell'Officio tecnico alla illustre giunta sull'accesso alla Stazione delle strade ferrate [...], Bologna, Tipografia Regia, 1862.

Collocazione: 17-FISICA E, 041