Chiesa di S. Giovanni in Monte
Uno dei traits d’union fra i primi due volumi della trilogia è il carcere bolognese di San Giovanni in Monte. Vi finiscono prima Attilio nel capitolo 5 di Vivere lavorando o morire combattendo, poi sua figlia Eleuteria nello stesso capitolo di Chi ha del ferro ha del pane. La giovane viene addirittura imprigionata nella stessa cella in cui era stato detenuto il padre, tanto che scopre sul muro una scritta incisa da lui 20 anni prima. La sua compagna di detenzione Maria Bagni commenta ridendo: «Si vede che è destino dei Verardi finire a San Giovanni in Monte» (p. 41).
La stampa nell’immagine, risalente alla prima metà del XIX secolo, è stata disegnata da Gaetano Ferri, l’incisore è Cesare Savini.
Collocazione: Goz.48 23