Cartografia e vedute  - Bologna e territorio
Cartografia e vedute - Bologna e territorio

«Sarti Antonio, sergente, alla scrivania. Si appoggia allo schienale e fissa il muro che gli sta di fronte. Forse guarda la vecchia, ingiallita, stantia, ammuffita planimetria di una Bologna che non c’è più. E da tempo immemore. Nell’ufficio del questurino è rimasta la planimetria. A ricordargli chissà cosa» (p. 54).

 

L’immagine citata è un classico dei romanzi noir. Negli uffici della polizia è sempre appesa una mappa della città, sulla quale spesso gli investigatori segnano i punti in cui i crimini si sono verificati, o studiano i movimenti dei personaggi. Conoscere la città in cui si opera - la sua topografia fisica e quella sociale - è spesso nozione fondamentale per arrivare alla soluzione di un caso. In La stagione del pipistrello il concetto sembra affermato per contrasto: la carta è ormai vecchia e inservibile, non corrisponde più alla città reale e quindi non può essere di nessun aiuto alle indagini. Un’accentuazione di un atteggiamento nostalgico, che pervade tutta la produzione di Macchiavelli, ma non significa una resa. Anzi, tutto il romanzo è punteggiato di richiami alla storia urbana, di incisi che rallentano il racconto per dare notizie apparentemente inutili - lontane come sono nel tempo - ma che in realtà si rivelano fondamentali per costruire una nuova mappa di Bologna. Il narratore finge che «’sta storia [...] del Torresotto e di porta Genovese» non c’entri niente «con la triste vicenda della Biondina» (p. 59) ma è un inganno: il crimine raccontato e investigato nasce proprio dalle mutazioni registrate dal corpo - di nuovo, fisico e sociale - della città.

Il narratore e Rosas fungono da coscienza di Sarti, esplicitano ciò che lui sente in maniera inconscia di fronte alla mappa ammuffita, l’importanza della geografia e della topografia nel racconto della storia di Bologna. E se si vuole approfondire questo rapporto prima tappa d’obbligo è la banca dati delle carte e mappe del territorio bolognese possedute dall’Archiginnasio, digitalizzate e rese disponibili online. Grazie alla nuova biblioteca digitale ARBOR - Archiginnasio Bologna Online Resources questi documenti sono oggi consultabili con il protocollo IIIF (International Image Interoperability Framework) che permette una visualizzazione ad altissima qualità e la condivisione delle immagini fra diverse piattaforme.

La raccolta è divisa in due sezioni, una dedicata alle carte e mappe della città, l’altra al territorio circostante.

Consulta la banca dati Cartografia e vedute - Bologna e territorio.