Concludiamo questa gallery dedicata a La stagione del pipistrello cogliendo due spunti che nel romanzo occupano solamente poche righe ma che offrono l’occasione di citare due lavori realizzati dall’Archiginnasio, il primo qualche anno fa, il secondo invece recentissimo.
Nel secondo capitolo il narratore, all’interno di una delle numerose riflessioni nostalgiche sulla Bologna che fu, dice che il capoluogo emiliano è stata «città di una cultura, per poca che fosse, strappata ai libri rubati fra le macerie di palazzi distrutti dalle bombe aeree» (p. 20). Chi conosce la storia della Biblioteca dell’Archiginnasio sa che il 29 gennaio del 1944 il Palazzo venne colpito da una bomba, che causò notevoli danni sia al patrimonio artistico-architettonico che a quello documentario. Qualche anno fa la Biblioteca ha realizzato la banca dati Bologna bombardata, che vi invitiamo a consultare per approfondire l’argomento. Di seguito le poche righe che la introducono:
Tra il 16 luglio 1943 e il 22 aprile 1945 Bologna subì 94 incursioni aeree, 32 delle quali effettuate da bombardieri medi e pesanti. Sede di uno dei più importanti nodi ferroviari del nord Italia, la città era un obiettivo strategico da colpire senza sosta. I bombardamenti causarono la morte di circa 2500 civili, la distruzione di migliaia di edifici e danni incalcolabili al patrimonio storico e artistico; anche l'Archiginnasio, il 29 gennaio 1944, fu colpito da una bomba che distrusse un'intera ala del palazzo. La propaganda fascista tentò di sfruttare gli effetti dei bombardamenti per instillare odio verso gli Alleati, cercando di far dimenticare ai bolognesi le responsabilità del fascismo, che aveva trascinato l'Italia in una guerra senza speranza.
Per farsi un’idea dell’entità dei danni subiti dal Palazzo dell’Archiginnasio, basta sfogliare la slideshow delle fotografie scattate in seguito al bombardamento.