Bologna, 2 agosto 1980. Fotocronaca
In precedenza abbiamo notato che quando Macchiavelli riprende il filo della narrazione nel “presente”, dopo il flashback siciliano, propone alle p. 283-284 una breve cronologia degli eventi accaduti nei giorni successivi alla strage. Questo fascicolo utilizza la stessa modalità: per ogni giorno, dal 2 al 9 agosto, riassume gli eventi, corredandoli con fotografie e commentandoli con testi poetici. Il primo di questi è Notizia di Roberto Roversi, già pubblicato sul n. 206 di «Paese Sera» del 6 agosto 1980. Un frammento di questo testo - i quattro versi che vengono “associati” all’ora esatta dello scoppio - viene posto da Macchiavelli in esergo a Strage, fin dalla prima edizione. Un’ulteriore curiosità. La poesia di Roversi è una sorta di “conto alla rovescia” che parte da cinque minuti prima dello scoppio. Una modalità simile viene utilizzata nel romanzo all’inizio del quarto capitolo della prima parte, quello in cui si verifica La Strage, che è anche titolo del capitolo. La narrazione parte dalle 8.30 della mattina del 2 agosto e si avvicina all’orario della tragedia scandendo in maniera ossessiva lo scorrere del tempo. Dimostrando grande consapevolezza, lo scrittore sembra “mimare” con le sue scelte narrative i testi che negli anni precedenti avevano documentato la strage.
Inoltre, con una soluzione originale e di grande effetto, Macchiavelli sceglie di non mostrare in maniera diretta il momento preciso dell’esplosione. Lo racconta infatti dalla prospettiva del colonnello Dalla Vita, che comodamente seduto nel suo ufficio di copertura è in comunicazione telefonica con un suo uomo che si trova alla stazione:
«Di colpo la comunicazione si interruppe. Erano le 10 e 25 del 2 agosto 1980. Una frazione di secondo dopo, un’esplosione fece vibrare i vetri degli uffici dell’agenzia Sturla.
Il colonnello gridò nel microfono che teneva vicinissimo alla bocca: “Siete in ascolto? Siete in ascolto?” Commutò e gli giunse il ronzio di una comunicazione interrotta. “Alla stazione centrale, presto!” gridò nel citofono» (p. 79).
La scena dell’esplosione la ritroveremo alla conclusione di Noi che gridammo al vento, che il Gruppo di Lettura leggerà nel mese di aprile e in cui torneranno protagonisti alcuni dei personaggi visti in Strage, a partire dal colonnello Dalla Vita e Francesca Dirusso.
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Bologna, 2 agosto 1980: la strage fascista alla stazione di Bologna. Fotocronaca dalle ore 10,25 di sabato 2 agosto alle ore 10,25 di sabato 9 agosto 1980, Bologna, [s.n.], 1980.
Collocazione: COSENTINI D. 30