Aleister Crowley, Trattato di astrologia magica (1993)
Aleister Crowley, Trattato di astrologia magica (1993)

Non ci sono dubbi: la scelta di un attore di nome Alastair non può che essere un riferimento a Aleister Crowley, forse il più famoso esoterista della prima metà del XX secolo, «che fu definito l’uomo più perverso di tutti i tempi» (cap. 7, p. 48), del quale Eco cita un rituale all’inizio del capitolo 46. Colui che, pur morto nel 1947, divenne una leggenda all’interno della controcultura americana degli anni Sessanta e Settanta.

Agliè, naturalmente, lo ha conosciuto, e lo giudica un impostore, uno «che evocava i demoni per ottenere le grazie di alcuni gentiluomini» (cap. 47, p. 227).

Crowley non scrive un trattato di astrologia - e cosa pensi Eco degli astrologi lo abbiamo letto in precedenza - ma addirittura di astrologia magica.

Da Harry Potter a Aleister Crowley, da Eco alla Chiave Orgonica, passando attraverso Facebook e Il pendolo di Foucault: si poteva sperare di meglio per chiudere in bellezza?

 

Aleister Crowley, Trattato di astrologia magica, Genova, ECIG, 1993.

Collocazione: 20. E. 513