Il primo volume della trilogia si apre all’indomani del fallito tentativo insurrezionale di Michail Bakunin a Bologna del 1874, che aveva visto coinvolti diversi esponenti del socialismo italiano, a partire da Andrea Costa. Quegli eventi e il processo che ne seguì sono più volte richiamati nei primi capitoli di Vivere lavorando o morire combattendo, mentre Costa è figura ricorrente nei discorsi dei personaggi fino alla metà del secondo volume, quando la sua morte (cap. 41) genera un vuoto di potere ed è un duro colpo per il socialismo, in particolare quello romagnolo.
All’insurrezione guidata da Bakunin, e resa ancora più celebre dal romanzo di Riccardo Bacchelli Il diavolo al pontelungo (1927), l’Archiginnaiso ha dedicato una mostra, oggi consultabile online, dal titolo 1874: diavoli neri al Pontelungo. Nelle prossime immagini ci aggireremo fra le bacheche virtuali di questa mostra per segnalare alcuni documenti di interesse, con l’invito a una più approfondita consultazione del molto materiale raccolto in quell’occasione.