Dopo i 13 artisti in residenza al Nuovo Forno del pane, in questo secondo percorso di #LETTUREsulTavolo verranno coinvolti gli/le artisti/artiste presenti nella collezione permanente del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Attraverso un racconto diretto delle pratiche, esperienze e abitudini della lettura di artisti/artiste, l’intento è di raccontare la complessità della produzione artistica anche attraverso la lettura, lo studio e la ricerca di suggestioni, materiali e documenti nelle biblioteche e negli archivi, nelle librerie o attraverso la rete, per sottolineare come questi luoghi siano passaggi centrali nel percorso/esperienza artistica.
Sissi | 24 febbraio 2021
In questo momento sono depositati sul fondo del mio tavolo un vecchio annuale del 1868 della rivista “La mode illustree”, ‘La botanica parallela’ di Leo Lionni, ‘L’organizzazione del sistema nervoso’ di Cynl V.Brower, ‘Making’ di Tim Ingold, ‘L’ordine nascosto’ di Merlin Sheldrake, ‘Chthulucene’ Donna Haraway, I’l sex appeal dell'inorganico’ di Mario Perniola, ‘Filosofia della moda ‘di Lars Fr. H. Svendsen, ‘Dizionario di biologia’, ‘Mode e Modi’ di Gillo Dorfles. | leggi tutto
Daniela Comani | 17 marzo 2021
Adesso sto preparando la versione inglese del Libro The Beginning The End / L’inizio La fine appena pubblicato in italiano e in tedesco, quindi sta crescendo la pila di edizioni inglesi dei romanzi utilizzati. E sto raccogliendo e riguardando i libri di Christa Wolf.
Der Spiegel è sempre presente sul mio tavolo da lavoro, da questo settimanale raccolgo spesso molto materiale per i mei progetti come ad es., nella mia serie fotografica Coverversionen dove io stessa reinterpreto le copertine e i titoli di diverse testate. | leggi tutto
Flavio Favelli | 31 marzo 2021
Così come per i collage, come ha detto qualcuno, leggere è anche scrivere e scrivere è un riscrivere, così come fare le opere con i collage è rifare e ricostruire le cose che si è scomposto che sono anche ricordi che sono poi ricordi di ricordi. Direi lettura come aiuto, la distrazione è troppo semplice perché se ne possa occupare la pratica della lettura, se se ne occupa è un peccato mortale. Più precisamente i concetti dei testi sono poi quelli che consolidano le mie opere, anche se vengono dopo. Forse l’arte visiva, più della letteratura, lo dice meglio (?). Ecco perché uso le scritte e le insegne luminose e al neon, perché così tengo insieme le due cose, la parola e l’immagine. | leggi tutto