Gruppo di lettura online autogestito nato a fine dicembre 2020 durante il secondo lockdown.
Partecipano persone da varie città. Durante gli incontri viene suggerito di disegnare e prendere appunti. È stato creato un gruppo su Facebook per condividere informazioni e gestire le richieste di partecipazione.
- Autobiografia di mia madre di Jamaica Kincaid
- L'invincibile estate di Liliana di Cristina Rivera Garza
- Il libro delle parole di Jenny Erpenbeck
- Kalpa Imperial di Angélica Gorodischer
- La mano sinistra del buio di Ursula K. Le Guin
- La cronologia dell’acqua di Lidia Yuknavitch
- Il cornetto acustico di Leonora Carrington
- Mor: storia per le mie madri di Sara Garagnani
- Lingua nativa di Suzette Haden Elgin
- Archivio dei bambini perduti di Valeria Luiselli
- Le cattive di Camila Sosa Villada
- Il futuro è storia di Masha Gessen
- Il re ombra di Maaza Mengiste
- Seni e uova di Mieko Kawakami
- I pesci non esistono di Lulu Miller
- Citta sola di Olivia Laing
- Pechino pieghevole di Hao Jingfang
- Ragazza, donna, altro di Bernardine Evaristo
- Inventario di alcune cose perdute di Judith Schalansky
- Tempo variabile di Jenny Offill
o Il grande viaggio attraverso sette frontiere, cinque lingue e tre grandi religioni, senza contare quelle minori : narrato dai morti, e dall'autrice completato col metodo della congettura, da molti e vari libri attinto, e sorretto inoltre dall'immaginazione che dei doni naturali dell'uomo è il più grande : memoriale per i saggi, riflessione per i compatrioti, istruzione per i laici e svago per i malinconici
Traduzione di Ludmila Ryba e Barbara Delfino.
Jakub Frank è un giovane ebreo di origini oscure che da un villaggio polacco parte alla volta di un mondo che vuole cambiare. Il mondo sta già cambiando, in verità: siamo alla metà del Settecento e nuove idee sconcertanti e attraenti guadagnano terreno tra salotti e accademie. Jakub invece lavora con la gente, tra la gente: viaggia per l'Impero ottomano e quello asburgico, seduce con la parola e la persona, si offre, anima e corpo, come nuovo messia, sfolgorante di verità, eccentrico, irresistibile. I suoi seguaci farebbero – e alla fine faranno – qualunque cosa per lui: cambiano nome, casa, religione, identità. E lui da capo naturale diventa un tiranno sottile, suadente e imperioso, manipolatore. Creerà la sua corte e diventerà amico dell'Imperatrice, conoscerà la gloria, la prigionia, il lusso, la malattia, l'esaltazione, lo sconforto, senza mai negarsi niente, senza mai fare un passo indietro, trascinando con sé e con la sua famiglia il popolo di innocenti e reietti, fedeli e opportunisti che si è scelto e che spinto da ragioni diverse resta con lui fino alla fine. La parabola di un uomo eccezionale – Jakub Frank è veramente esistito – disegnata con minuzia contro uno scenario mobile, una commedia-tragedia corale in cui gli individui hanno tutti il loro momento alla ribalta. In quest'opera straordinaria, frutto di anni di studi, scavi e scoperte, Olga Tokarczuk rivisita i temi che da sempre le sono cari – i vagabondaggi, i confini e il loro senso, la storia grande e le storie piccole – con l'immaginazione, gli scarti sorprendenti e la capacità di indagine dell'animo umano che sono i suoi tratti di grande scrittrice. Un romanzo epico in cui smarrirsi e ritrovarsi, un viaggio nel tempo e fuori dal tempo, come quello di Yente, la vecchia che incontriamo nelle prime pagine e che aleggia – letteralmente – su tutta la storia, testimoniando ogni cosa dal luogo di presenza assente in cui si trova. Come lei, anche noi lettori siamo investiti del potere di vedere tutto, ascoltare tutti. E vorremmo che questo omaggio immenso al valore della parola e del racconto non avesse fine.