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30 novembre 1938, 00:00

Le scuole per i ragazzi ebrei

Dopo le leggi razziali, i ragazzi ebrei non possono più frequentare la scuola pubblica assieme ai ragazzi di religione cattolica.

Il comune di Bologna istituisce due pluriclassi per 33 bambini in via Pietralata, in locali un tempo della scuola elementare Sirani, “del tutto separati da quelli destinati ai fanciulli di razza italiana”.

Vi insegnano due maestri ebrei: Giorgio Formiggini e Iris Pardo. In un secondo momento la “scuoletta” sarà trasferita in via Zamboni n. 2 con diciotto alunni.

La Comunità ebraica organizza invece autonomamente in via Gombruti 19, sotto la guida di Ferruccio Pardo, una scuola pluriclassi, che comprende le medie e le medie superiori. L'autorizzazione del Provveditore agli Studi è del 16 dicembre 1938.

Vi saranno ospitati circa 40 ragazzi. Tra essi, Paolo Dalla Volta, Vanda e Vera Pinto saranno deportati in Germania.

Angelo Cividali scomparirà ad Auschwitz con il padre Aldo (1894-1944), antifascista ed ex ufficiale medico nella grande guerra, e con tutta la famiglia. Franco Cesana, invece, morirà combattendo come partigiano a Montefiorino.

In alcuni anni il numero dei professori sarà maggiore di quello degli studenti. Insegnanti universitari di alto livello, come Ezio Bolaffi, dovranno adattarsi a far scuola a ragazzini di 12-13 anni. Alcuni di essi, come Mario Finzi, si presteranno gratuitamente.