Per Anna Maria Ortese, gli animali non sono bestie ma Piccole persone, ultimi fra gli ultimi, “popoli muti”. Questi scritti testimoniano il suo appassionato impegno in difesa del mondo della vita e denunciano le violenze e le offese che gli uomini compiono nei confronti degli altri abitanti della terra, nostri “fratelli diversi”.
Nonostante il carattere malinconico, queste parole, conservano lo stupore e la meraviglia di fronte alla Natura “…una forza e un respiro grandioso, un evento senza origine, un ritmo senza riposo.

