La storia che verrà raccontata domenica 26 gennaio è intensa e tragica... è splendida di musiche meravigliose, ironiche e scintillanti dell'epoca di Weimar e di musiche che ti scavano dentro e risuonano della memoria del Lager "modello" di Terezin... è una storia abbagliante per il cinema e del teatro che vi scorrono dentro, da Brecht a L'Angelo azzurro, dalla Germania all'America... è una favola tragica in cui il male vince, ma in cui la memoria è storia di vita, d'arte e di cinema, patrimonio di tutti, che non potrà essere dimenticata.
Usare la prima persona o no? farti parlare, Kurt Gerron, farti raccontare, o guardarti da lontano, come un fantasma. Anche per sorridere. Sorridere al tuo Fantasma notturno, la tua canzone preferita. Ma dal guardarti negli occhi, in una delle tante fotografie, non ci si sottrae. Quegli occhi così persi, così indifesi, così volti ad altro… eppure la storia che dovrei raccontare è la storia di un gigante, di una stella, di un ammaliatore di platee, di un narciso grande e grosso, di un ego da primadonna che ti ha portato alla morte. Secondo quanto sappiamo… secondo quanto possiamo capire. L’ascesa e la caduta di Kurt Gerron, una storia universale, un esempio. Una storia di entusiasmi, di disperazione, di errori. Che sia una tragedia lo vediamo tutti. Una fiaba tragica, con tragici colori e suoni di accompagnamento. Una cacofonia di suoni, un sovrapporsi di immagini e di scenari grotteschi e indicibili dove l’uomo non sa più chi è l’uomo, dove la ragione giustifica la disumanità. Una storia di un artista nato per divertire il suo pubblico, per farsi amare.
(dai testi di Emanuela Marcante).
Di e con Emanuela Marcante e Daniele Tonini, voci recitanti, canto, flauto, pianoforte.
Testi di Emanuela Marcante.
Video di Daniele Tonini
Musiche di Hanns Eisler, Friedrich Hollaender, Kurt Weill, Ilse Weber.