Saluti di Filippo Diaco. Intervengono con l'autore S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente CEI e Arcivescovo di Bologna, Lucio Caracciolo, Fondatore e direttore della rivista geopolitica Limes, Graziano Delrio, Senatore e già Ministro e la giornalista Karima Moual.
Questo volume è un taccuino di viaggio, un reportage "filosofico" tra persone ordinarie che vivono cose straordinarie, alla portata di tutti grazie a una scrittura che fa vedere, e assaggiare, democrazia e arte, anche arte di vivere. Un antidoto alle narrazioni che impediscono di riconoscere nell'altro la somiglianza con noi stessi. Si scopre così che le porte aperte restano meglio in piedi senza bisogno di muri, quando si abbattono insieme le paure e si costruisce sulla curiosità e sulle differenze. Un viaggio che passa anche per l'accoglienza nata attorno ai Corridoi umanitari promossi dalle Comunità di Sant'Egidio europee assieme alle comunità locali e alle Chiese, svelando qualche piccolo segreto per non invecchiare, per rompere le solitudini urbane, in una solidarietà creativa. Alla fine di questo lungo cammino, Marazziti avanza proposte concrete di politiche nazionali ed europee affinché migranti e profughi, da problema, possano diventare una grande occasione.un libro, l’ultimo di Marazziti, attuale. Parla di profughi che sono arrivati in Europa non rischiando la vita per i muri innalzati da un continente privo di progetti perché privo di visioni, ma attraverso i Corridoi Umanitari. Con un titolo che potrebbe ingannare: la grande occasione non è quella dei migranti che arrivano dalla guerra e dalla miseria, ma dell’Europa, in crisi demografica, che potrebbe avere un futuro di benessere proprio grazie ai tanti che oggi chiedono di entrare. I Corridoi Umanitari sono una via legale organizzata dagli Stati europei per salvare vite.Marazziti è andato a visitare chi ha accolto i profughi: lo fa con una curiosità sorprendente, attento alle vicende umane dei protagonisti.
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