Alberto Vanolo presenta il suo libro La città autistica (Einaudi, 2024).
In dialogo con l’autore partecipano Marta Migliosi e Chiara Montalti.
Che cos'è una città «autistica»? È uno spazio per immaginare e sperimentare modi diversi di intendere le diversità, incluse quelle neurologiche, anche al di là del linguaggio delle categorie, delle diagnosi e delle disabilità. Il mondo ha bisogno di città del genere: «autistico» non va inteso in senso peggiorativo e la condizione di neurodiversità può offrire molto per progettare città più vivibili e aperte. Costruire realtà urbane migliori significa anche sovvertire le categorie morali e i linguaggi comunemente associati all'autismo.
Alberto Vanolo è professore di geografia politica ed economica presso il Dipartimento Culture, Politica e Società dell'Università degli Studi di Torino, dove si occupa di geografia urbana e culturale. Fra i suoi libri: Geografia politica urbana (2010 e 2024, con Ugo Rossi) e City Branding. The Ghostly Politics of Representation in Globalising Cities (2017). Per Einaudi ha pubblicato La città autistica (2024).
Marta Migliosi è un'attivista disabile e sociologa dove svolge attività di ricerca sui codici culturali e disabilità in ottica intersezionale. Fa parte del mondo dell'associazionismo e componente di vari tavoli istituzionali e non, dove si occupa di segregazione delle persone disabili.
Chiara Montalti si è formata tra l'Università di Bologna e l'Università di Firenze ed è attualmente assegnista di ricerca in Filosofia Morale all'Università di Bologna. Si occupa prevalentemente di disability studies. Si interessa in particolare delle rappresentazioni culturali e di fiction della disabilità, del rapporto tra persone disabili e tecnoscienza e della relazione tra disabilità e futuro.