INCIPIT dedicato a L’inventore, il nuovo romanzo di Miguel Bonnefoy edito da 66thand2nd. Dialoga con l'autore, Valentina Coral, Hispania Asociación Cultural. Traduzione di Arantxa Messina.
Tradotto come sempre da Francesca Bononi, L’inventore è il quarto libro di Miguel Bonnefoy per 66thand2nd, dopo Il meraviglioso viaggio di Octavio, Zucchero nero, Eredità.
L’inventore racconta la storia, vera e dimenticata, di Augustin Mouchot, che nel Diciannovesimo secolo, in Francia, inventò una straordinaria macchina capace di catturare i raggi solari. Con il consueto stile magnetico e avvincente, Bonnefoy riporta alla luce una storia affascinante, mescolando con sapienza cronaca e invenzione romanzesca. IL LIBRO Semur-en-Auxois, Francia, prima metà del Diciannovesimo secolo. Augustin Mouchot, cagionevole figlio di un umile fabbro, è destinato a un’esistenza anonima. Dopo aver sconfitto innumerevoli malanni e dato prova del suo talento per la matematica, è chiaro a tutti però che il ragazzo ha le carte in regola affinché un giorno si schiudano per lui le porte di Parigi. Ed ecco che d’improvviso, tra le pagine dei volumi di una sontuosa libreria, Mouchot si infatua delle possibilità nascoste dietro lo sfruttamento dei raggi solari. Un’ossessione che accende in lui la smania di rincorrere il sole, di scovare l’invenzione che finalmente lo riscatterà agli occhi del mondo. La macchina da lui ideata, soprannominata Ottaviano, sedurrà i potenti della sua epoca, finendo per conquistare persino Napoleone III. Verrà presentata all’Esposizione universale di Parigi nel 1878. E, tra mille altre prodezze, sarà in grado di produrre da sé un blocco di ghiaccio. Ma, si sa, volando vicino al sole il rischio è grande. Sarà proprio il progresso tecnologico a respingere nell’oblio Mouchot: l’èra del carbone segnerà la rovina dei suoi sogni di gloria, e a nulla varrà il tentativo di riabilitare la sua scoperta facendo fiorire il deserto sotto il cielo algerino. Cosa sarebbe accaduto se la storia avesse preso una piega diversa? Se la potenza dell’intuizione avesse prevalso sugli interessi economici? Con lo stile e la verve che lo contraddistinguono, in questo romanzo Miguel Bonnefoy porta alla luce una storia ammaliante e avventurosa rimasta troppo a lungo nell’ombra.
Nato a Parigi nel 1986 da madre venezuelana e padre cileno, Miguel Bonnefoy è cresciuto tra Francia, Venezuela e Portogallo. La sua scrittura, divisa tra Europa e Sud America, si ispira al realismo magico e ai surrealisti, ed è stata accostata a quella di Gabriel García Márquez e Alejo Carpentier.
L’inventore è il quarto libro dell’autore pubblicato da 66thand2nd dopo Il meraviglioso viaggio di Octavio (2015, finalista al Prix Goncourt du Premier Roman), Zucchero nero (2018) ed Eredità (2021). Negli anni, Bonnefoy si è aggiudicato numerosi premi, tra cui il Prix des libraires e il Prix Renaissance.
Evento realizzato in collaborazione con 66thand2nd, inosservanza/Villa Aldini, Hispania Asociación Cultural, Biblioteca Amilcar Cabral, Libreria Confraternita dell'uva nell'ambito del Patto per la lettura di Bologna.
ingresso libero
Punto ristoro a cura di La Zappa e il Mestolo
nell’ambito di inosservanza 2023 | Villa Aldini | Bologna