Mercoledì 15 settembre ore 18 (prova aperta) / ore 21
In alloro mutò il suo pianto
Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo
opera da camera per soli e voci recitanti, piccolo ensemble, live electronics
testi e drammaturgia di Guido Barbieri
musiche originali di Luigi Sammarchi
e musiche di Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Felice Sances
Barbara Zanichelli soprano I, Pamela Lucciarini soprano II e clavicembalo, Roberto Abbondanza
baritono, Allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, Ex Novo
Ensemble, Luigi Sammarchi direttore, Alvise Vidolin regia del suono e live electronics, L’orMa elementi scenici, Angelo Generali disegno luci
prima esecuzione assoluta
commissione di Bologna Festival
L’opera da camera In alloro mutò il suo pianto racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo scegliendo il punto di vista di una testimone sgomenta: Dafne, l’amica prediletta di Euridice, anche lei presa dalla “follia d’amore” per il cantore degli dei. Se si ritorna alle fonti antiche il mito di Orfeo rivela un cuore cruento, barbaro, feroce: Euridice muore per fuggire la violenza di Aristeo, mentre Orfeo, tornato dagli inferi, viene fatto a pezzi dalle Furie e la sua testa naviga fino all’isola di Lesbo prima di ricongiungersi al proprio corpo. Le musiche create da Luigi Sammarchi sono concepite come un unico flusso di suono dove le armonie antiche ispirate al mito di Orfeo emergono e si immergono nel “continuum” musicale contemporaneo. L’opera è dedicata a Mario Messinis, direttore artistico di Bologna Festival dal 1992 al 2019 e scomparso nel 2020.
Il Nuovo L'Antico. Cicli di concerti dedicati alla musica antica e alla musica d’oggi, con autori e programmi fuori dal repertorio tradizionale.
La musica antica si ascolta in esecuzioni storicamente informate e quella contemporanea, nelle sue più diverse espressioni, con artisti specializzati in questo repertorio.