Una conversazione sull'eccezionale percorso storico artistico nato dalla battaglia per la verità
coordina Roberto Grandi con Luca Alessandrini, Daria Bonfietti, Giuseppe De Mattia, Flavio Favelli e Andrea Mochi Sismondi, curatore dell’omonima pubblicazione, in collaborazione con l’Istituto Storico Parri.
Oltre all’enorme impegno in sede giudiziaria e allo sforzo che ha reso possibile la fondazione del Museo per la Memoria di Ustica e l’approfondimento della prospettiva storica, l’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica ha stimolato un’intensa attività di produzione artistica, che ha generato opere originali di alto valore artistico nei campi delle arti performative, della musica, delle arti visive e della poesia che sono state presentate nei più prestigiosi circuiti artistici nazionali e internazionali.
Nel corso della serata ci si concentrerà sugli stimoli profondi che hanno portato così tante artiste e artisti – autonomamente o su input dell’Associazione – a confrontarsi con la strage e con la molteplicità di questioni che la vicenda solleva.
Si partirà dal volume di recente pubblicazione Il segno di Ustica, per il quale il curatore Andrea Mochi Sismondi ha incontrato più di cinquanta tra artiste e artisti che si sono posti in relazione con la strage e studiose e studiosi che hanno approfondito il fenomeno per confrontarsi con loro sui diversi approcci che ne hanno contraddistinto il lavoro. Progetti artistici che entrano in risonanza con il parallelo percorso di ricerca storica, che ha portato alle recenti pubblicazioni Ustica. Una ricostruzione storica di Cora Ranci e 1980: l'anno di Ustica a cura di Luca Alessandrini, Direttore dell'Istituto Nazionale Ferruccio Parri.
Grazie al coordinamento del Prof. Roberto Grandi - Presidente dell’Istituzione Bologna Musei – agli interventi della Presidente dell’Associazione Daria Bonfietti e alla testimonianza diretta degli artisti Flavio Favelli e Giuseppe De Mattia, si condividerà con il pubblico una costellazione di pensieri che intende sollecitare una riflessione aperta sulla dimensione politica dell’arte e sul suo rapporto con la storia.
Prenotazione obbligatoria sul sito www.attornoalmuseo.it
In occasione dello spettacolo, il Museo per la Memoria di Ustica osserva un’apertura straordinaria dalle h 20 alle 23 e il Dipartimento educativo MAMbo propone una visita guidata gratuita alle h 20. Prenotazione obbligatoria alla mail mamboedu@comune.bologna.it entro le h 13 del giorno stesso.
L’ingresso al museo è sempre gratuito.