Il pianista
Nella tranquilla saletta di registrazione della radio dove lavora, Szpilman (Adrien Brody) sta eseguendo il Notturno in Do diesis minore di Chopin, quando una serie di violente esplosioni distruggono la facciata del palazzo, annunciando l'inizio della seconda guerra mondiale e l'invasione della Polonia. Nei giorni successivi Varsavia viene occupata e sulla famiglia Szpilman, come sul resto della comunità ebraica, si abbatte il flagello nazista. La fame e la miseria in cui versano, le angherie e le umiliazioni subite non piegano lo spirito di Wladyslaw e dei suoi cari che, seppure esiliati nel ghetto di Varsavia, lottano per restare uniti. Persino sui vagoni spogli diretti ai campi di sterminio. Solo il pianista viene separato dal nucleo e comincia a vagare solo per la città, elemosinando cibo e rifugio. Finché un ufficiale tedesco (Thomas Kretschmann), colpito dallo straordinario talento musicale del giovane, non decide di proteggerlo e nasconderlo fino alla liberazione della città.