Libreria delle donne di Bologna in collaborazione con Fandango Libri, Kilowatt, Maschile Plurale, Biblioteca Salaborsa, nell’ambito del Patto per la lettura Bologna presenta
Michela Giacchetta I MOSTRI NON ESISTONO All'origine della violenza di genere Fandango Libri, 2024
Intervengono insieme all’autrice:
Alessandra Pauncz, psicologa con 30 anni di esperienza nel campo della violenza domestica, comprendendo vari ambiti di competenza, e Direttrice Esecutiva della European Network of the Work with Perpetrators (WWP EN).
Gerardo Lupi sociologo, coordinatore del Centro LDV (Liberiamoci dalla violenza) Azienda USL di Bologna - Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini autori di violenza.
Modera Giulia Selmi, sociologa, ricercatrice all’Università di Parma dove insegna "Genere e sessualità: modelli sociali e politiche" e vice-presidente della Rete Educare alle Differenze.
La violenza di genere è un’emergenza continua. Negli ultimi anni il numero delle donne uccise dal partner o ex non accenna a diminuire, mentre aumenta anche quello dei maltrattamenti. Se si parla di contrasto, occorre andare all’origine della violenza. E il discorso, che è anche culturale e sociale, riguarda gli uomini. Hanno nomi diversi, si trovano in città diverse, ma l’obiettivo principale del lavoro è lo stesso. Si tratta dei Centri per Uomini Autori di Violenza (CUAV): attuano percorsi specifici con l’obiettivo, da un lato, di interrompere la violenza, dall’altro, far sì che gli uomini acquistino consapevolezza e si assumano le loro responsabilità, anche per evitare recidive. Gli uomini possono accedere a questi centri autonomamente, su consiglio di un avvocato o per un invio da parte dell’autorità giudiziaria, del questore o dei servizi territoriali. Il fenomeno è in continua crescita. Ma come funzionano questi centri? Chi sono gli uomini che fanno questo tipo di percorso? Con un lavoro sul campo Michela Giachetta è entrata in contatto con le realtà che lavorano con gli uomini maltrattanti, li ha incontrati, ha seguito le riunioni, si è messa in gioco in prima persona per cercare di comprendere, dove possibile, le ragioni dietro la violenza. Non per giudicare o giustificare, ma per provare ad andare oltre la risposta detentiva e carceraria, soluzione non sempre risolutiva.
Michela Giachetta è nata a Bologna nel 1978. Dopo la laurea in Giurisprudenza si è trasferita a Roma. Giornalista professionista e ghost writer, ha scritto di cronaca e politica per diverse testate. Oggi vive a Milano e si occupa del settore sociale per Confcooperative Lombardia. Per Fandango Libri ha pubblicato Assalto al cielo. La classe operaia va sui tetti (2012).