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Gruppo di lettura

GdL sulla Letteratura araba contemporanea

Contatti Biblioteca Amilcar Cabral, Via San Mamolo, 24, 40136 Bologna amicabr@comune.bologna.it Sito web

Un gruppo di lettura alla Biblioteca Amilcar Cabral dedicato alla letteratura araba contemporanea.

Il Gdl si propone di leggere insieme alcuni grandi capolavori della letteratura araba contemporanea. 

Il gruppo è coordinato da Maria Elena Paniconi (docente di Lingua e letteratura araba, Università di Macerata. 

Prossimo incontro: 

Prossimo incontro: martedì 8 aprile 2025 h 17.30 per confrontarsi su Pioggia di giugno di Jabbour Douaihy; traduzione di Elisabetta Bartuli, Feltrinelli, 2010.


Per info scrivere a BibliotecaCabral@comune.bologna.it

La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutt*.

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Pioggia di giugno di Jabbour Douaihy
copertina di Pioggia di giugno
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Abstract

"Pioggia di giugno" non è soltanto la storia di un uomo, Elia, che, ai nostri giorni, torna nel suo paese arroccato in cima alla montagna libanese per indagare sui motivi che lo hanno costretto, vent'anni prima, a partire per gli Stati Uniti. Né soltanto la storia di sua madre, Kamleh, che in quel paesello ha consumato tutta la propria vita. Non è nemmeno soltanto la storia della faida tra due famiglie maronite che hanno condiviso un territorio angusto pur essendo separate da ataviche rivalità. Né soltanto la storia di un fatto di sangue avvenuto nel 1957, episodio che può considerarsi prodromo e paradigma della guerra civile che ha insanguinato il Libano dal 1975 al 1990. "Pioggia di giugno" è anche una profonda indagine sulle cause e sugli effetti di ogni scontro fratricida, una ferma denuncia dei danni del comunitarismo esasperato, una messa alla berlina delle velleità delle appartenenze identitarie, un'amara constatazione dell'impossibilità di rimanere neutrali. In una carrellata, a tratti scanzonata, di individui strattonati tra la propria pochezza e qualche slancio di grandezza, "Pioggia di giugno" ci fa riflettere sulle fragilità delle ideologie, sulla caducità delle arroganze, sulle infinite varianti della resistenza degli umili e, per finire, anche sull'egoismo dell'amore.

Traduzione di Elisabetta Bartuli

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