Il 1° giugno viene posta la prima pietra dei nuovi grandi stabilimenti della Ducati a Borgo Panigale. Sono edificati in breve tempo, secondo uno schema lineare e razionale, che prevede il palazzo degli uffici di direzione sulla via Emilia e un corridoio centrale per l'accesso ai capannoni delle diverse lavorazioni.
Lungo le pareti dei vari reparti sono inserite scritte luminose con varie prescrizioni: "camminare velocemente", "parlare sottovoce", ecc. Il tono generale della fabbrica è serio e laborioso. Il livello dei servizi è elevato: all'interno vi sono mense per gli operai, aule di lettura, campi da gioco.
Dai 50 dipendenti del 1929, la ditta ne occupa ora oltre 1.000. Si espanderà per le forniture belliche durante la guerra d'Etiopia, toccando i 2.300 lavoratori nel 1940 e i 5.345 nel 1943, punta massima di occupati.
Già dal 1935 la fabbrica Ducati è dichiarata ausiliaria (addetta alla produzione bellica), per la fornitura all'esercito di stazioni radio da campo, radio sonde, altoparlanti, antenne, apparecchi radio.
Tra il 1936 e il 1939 si consoliderà nella produzione di strumenti radio-elettro-meccanici di precisione. Oltre che i condensatori, settore nel quale Ducati è leader mondiale, l'azienda produrrà, prima dello scoppio del conflitto mondiale, la calcolatrice elettrica Duconta, il rasoio elettrico Raselet e il Dufono, apparecchio di comunicazione a viva voce.