Giuliana Benvenuti, Università di Bologna
Giovanni Baffetti, Università di Bologna
Questo appuntamento si inserisce all’interno del ciclo di incontri I cento anni del lettore, Bologna per Ezio Raimondi 1924-2024 per le celebrazioni per il centenario della nascita di Ezio Raimondi, realizzato grazie alla collaborazione delle Istituzioni della città di Bologna dentro le quali Raimondi ha agito: il Dipartimento di Italianistica, il Mulino, la Biblioteca dell’Archiginnasio, la Regione Emilia-Romagna e la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, con l’obiettivo di riportare la sua voce nel presente, e mettere di nuovo in circolazione le sue idee sulla letteratura, la società, la scuola.
Ezio Raimondi (22 marzo 1924 – 18 marzo 2014) filologo, saggista e critico letterario italiano, svolse la sua attività accademica prevalentemente a Bologna, con molte incursioni negli U.S.A., dove si spese moltissimo per la diffusione della cultura italiana. Come critico letterario spaziò da Dante a Gadda, confrontandosi con molti grandi autori della letteratura italiana di ogni tempo (Machiavelli, Tasso, Manzoni, Serra, d’Annunzio), tentando una combinazione fra un rigoroso approccio filologico e i più moderni metodi interpretativi. Ricevette diversi riconoscimenti nell’arco della sua carriera: “Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte”, l’”Archiginnasio d’Oro” e infine il “Premio biennale Marino Moretti per la filologia, la storia e la critica nell’ambito della letteratura italiana dell’Otto e Novecento”. La sua fama lo portò a collaborare con le principali riviste italiane di storia e critica letteraria. Fino agli ultimi giorni diresse “Lingua e Stile” e “Intersezioni”.