Incontro con Serena Dibiase e Letizia Polini per la presentazione dei loro libri Erbario da bocca (MC Edizioni, 2024) e Subsidenza (puntoacapo Editrice, 2024)-
Marilena Renda in dialogo con le autrici.
Marilena Renda in dialogo con le autrici.
I LIBRI
Erbario da bocca, un libro di Serena Dibiase (MC Edizioni, 2024)
Questa nuova raccolta di Serena Dibiase presenta fin dal bellissimo titolo elementi spiazzanti e, al contempo, riconducibili a un microcosmo naturale che sembra idealmente connotare i suoi frammenti poetici attraverso «una voce conosciuta» che si identifica con «la mia bocca di erba». Il motivo dell’erbario medievale è sviluppato in maniera originale e persuasiva che non disdegna di aderire a un intento progettuale ben marcato, dipanantesi attraverso le quattro sezioni proposte con una delicatezza che, a tratti, assume forme allucinate e crudeli. Tale coinvolgimento dei sensi viene ricondotto a un’aura in cui, con esiti semplici e immediati, «finisce ogni volta il ciclo del fiore / e tu metti acqua / rianimi il nome / dove il sole acceca».
Questa nuova raccolta di Serena Dibiase presenta fin dal bellissimo titolo elementi spiazzanti e, al contempo, riconducibili a un microcosmo naturale che sembra idealmente connotare i suoi frammenti poetici attraverso «una voce conosciuta» che si identifica con «la mia bocca di erba». Il motivo dell’erbario medievale è sviluppato in maniera originale e persuasiva che non disdegna di aderire a un intento progettuale ben marcato, dipanantesi attraverso le quattro sezioni proposte con una delicatezza che, a tratti, assume forme allucinate e crudeli. Tale coinvolgimento dei sensi viene ricondotto a un’aura in cui, con esiti semplici e immediati, «finisce ogni volta il ciclo del fiore / e tu metti acqua / rianimi il nome / dove il sole acceca».
Serena Dibiase è ricercatrice indipendente attiva trasversalmente nell’ambito della performance, danzatrice, sound artist e poeta. Ha pubblicato precedentemente per Manni ed., Italic Pequod e La Gru ed. Ed è stata invitata per due edizioni di RicercaBo. Ha studiato e collaborato con artisti del teatro e della danza di ricerca e nel tempo si è approcciata, alla tecnica bioenergetica, al metodo Linklater, alle pratiche di yoga e della danza butoh, insegnando e componendo le tecniche, unite all’approfondimento della vocalità nelle sue declinazioni.
Subsidenza, un libro di Letizia Polini (puntoacapo Editrice, 2024)
In Subsidenza si assiste a una disgregazione del tessuto testuale ‒ visivamente via via sempre più accidentato e pieno di buche, con diretta correlazione al corpo senza più dominio, perché pervaso dal disfacimento ‒ che, per antifrasi, corrisponde a una compatta e necessaria messa in scena di quell’idea di pienezza della vertigine, che la scrittura raggiunge attraverso l’intensità dovuta allo statuto progettuale ed espressivo [...] Con una solida architettura strutturale, Letizia Polini pone in atto una narrazione senza narratore e senza narrato, dove il corpo, reso velare flebile da una voce distaccata e indiretta, è puro strumento convesso della rappresentazione del trou, della crepa, del buco, della lacuna, della mancanza.
In Subsidenza si assiste a una disgregazione del tessuto testuale ‒ visivamente via via sempre più accidentato e pieno di buche, con diretta correlazione al corpo senza più dominio, perché pervaso dal disfacimento ‒ che, per antifrasi, corrisponde a una compatta e necessaria messa in scena di quell’idea di pienezza della vertigine, che la scrittura raggiunge attraverso l’intensità dovuta allo statuto progettuale ed espressivo [...] Con una solida architettura strutturale, Letizia Polini pone in atto una narrazione senza narratore e senza narrato, dove il corpo, reso velare flebile da una voce distaccata e indiretta, è puro strumento convesso della rappresentazione del trou, della crepa, del buco, della lacuna, della mancanza.
Letizia Polini (Fermo, 1988) vive a Bologna. Ha pubblicato Macula (Ensemble, 2022). Suoi testi sono presenti in riviste online e cartacee. Ha partecipato alla rassegna poetica Dialoghi 2.0 a cura di Paesaggi di Poesia e TEN Teatro Bologna e a RicercaBo 2023. È vincitrice del premio Bologna in Lettere 2024 per le sezioni Poesia Singola e Raccolta Inedita con Subsidenza.
Marilena Renda è nata a Erice nel 1976, ha vissuto a Roma e Palermo e vive a Milano, dove insegna, scrive e traduce. È laureata in Lingue e ha conseguito un dottorato in Italianistica con una tesi su ebraismo e letteratura nel ‘900. Nel 2010 è uscita per Gaffi la monografia: Bassani, Giorgio. Un ebreo italiano e nel 2012 per dot.com press il poema Ruggine. Collabora ad Alfabeta2 e Poesia.