Ora non vedo più né Steven né Margot, vedo solo due attori che limonano davanti a tutti.
Una donna e un uomo vanno a teatro per assistere a uno spettacolo che li porta a interrogarsi sull’intima natura dell’intrattenimento. Spettatori attenti e curiosi, condividono e commentano le loro intuizioni sulle regole della finzione teatrale e sul rapporto che intercorre tra i fantasmi che popolano il palcoscenico, senza riuscire a individuare un netto confine tra l’attore e il personaggio.
Si può amare qualcuno che non c’è?
Reiterando questa domanda, il testo di Vyrypaev ci accompagna ai confini della rappresentazione. Entertainment indica un meridiano non segnato sulla carta della realtà, un ambiente in cui attori, spettatori e personaggi innescano un cortocircuito che confonde i ruoli: senza di te io non esisto.
Con lo spettacolo di Menoventi, torna ad Agorà la scrittura di Ivan Vyrypaev, drammaturgo, regista e sceneggiatore russo, tra i più interessanti autori della scena contemporanea, “genio del teatro e del cinema” (Fausto Malcovati) e Leoncino d’oro alla Biennale di Venezia nel 2007 per il film Euforia.