Presentazione del libro Democrazia proletaria. La nuova sinistra tra piazze e palazzi (1968-1980) di William Gambetta (DeriveApprodi, 2024).
L’autore ne discute con Fabrizio Billi e Esther Guiducci.
A seguire aperitivo letterario.
A seguire aperitivo letterario.
Il libro ricostruisce la storia della nuova sinistra italiana tra il 1968 e il 1980, con particolare attenzione ai numerosi tentativi di dare rappresentanza politica alla conflittualità sociale della «stagione dei movimenti». Tra iniziative unitarie e delusioni elettorali, viene analizzato il processo che portò prima alla formazione delle liste di Democrazia proletaria nel giugno 1976 e poi, dopo nuove scissioni e fusioni, alla costituzione dell’omonimo partito nell’aprile 1978, durante i giorni del sequestro di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse.Circostanza emblematica che palesò le difficoltà della nuova organizzazione, stretta tra le azioni dei gruppi armati e la repressione generalizzata dello Stato. Eppure, in quel contesto, Democrazia proletaria rappresentò un’alternativa politica per avanguardie e delegati di fabbrica, settori sindacali e intellettuali, collettivi giovanili e comitati di lotta, associazioni democratiche, riviste e radio di movimento.
William Gambetta é dottore di ricerca in Storia e in Scienze umane, è ricercatore del Centro studi movimenti di Parma. Tra gli animatori della rivista «Zapruder», si occupa di storia politica, con particolare attenzione al movimento antifascista italiano e alla sinistra rivoluzionaria degli anni Settanta. Tra i suoi numerosi saggi e articoli, con le nostre edizioni ha pubblicato I muri del lungo ’68. Manifesti e comunicazione politica in Italia (2014).