NOS Visual Arts Production presenta FRESCO, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, presso il Museo Davia Bargellini, a cura di Elisa Del Prete e in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica.
L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato, raro esempio di collezionismo privato cittadino. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino.
Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico, in un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo FRESCO a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura “iris blue” celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture nell'intento di far emergere la costruzione dei dipinti degli affreschi sottostanti. Una volta rimossi dagli affreschi, gli otto quadri sono diventati pitture astratte - o "assolute", come le definisce l'artista - su cui si è conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra "pittura assente" e "pittura presente".
La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, Zero e Zero1, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo Paesaggio con figure di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposte nella Sala 1. Zero e Zero1, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.
“Atti” dello stesso componimento poetico, le opere di FRESCO costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti tramite un’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo.
Proprio in tale ottica la visita propone un’esperienza di Realtà Virtuale (realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO), tramite cui il visitatore si fa testimone della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria.
Durante il periodo di mostra il Museo Davia Bargellini ospiterà un talk con l’artista per la presentazione del concept book Tiepido Cool realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura di cui Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica è partner culturale.
Mostra a cura di Elisa Del Prete
- ideata e prodotta da NOS Visual Arts Production in collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica
Orari di apertura ART CITY Bologna 2022:
giovedì 12 maggio h 10-18.30
venerdì 13 maggio h 14-21
sabato 14 maggio h 10-24
domenica 15 maggio h 10-18.30
Orari di apertura ordinari:
martedì, mercoledì, giovedì h 10-15
venerdì h 14-18
sabato, domenica, festivi h 10-18.30
Ingresso:
gratuito
Visite guidate
martedì 5 luglio h 17 a cura di Davide D’Elia e Elisa Del Prete (apertura straordinaria della mostra dalle h 15 alle h 18)
martedì 27 settembre h 17 a cura di Davide D'Elia e Elisa Del Prete
A seguire alle h 18, presso il Lapidario del Museo Civico Medievale, dissertazione non scientifica tra grafica "fredda" e pittura "calda" in occasione della presentazione del libro “Tiepido Cool” di Davide D'Elia. Intervengono Carlo Gandolfi, architetto, e Luca Bertolo, pittore, in dialogo con Davide D’Elia (artista) e Elisa Del Prete (curatrice). Modera Roberto Grandi, sociologo. Introduce Massimo Medica, Direttore Musei Civici d’Arte Antica.