Spettacolo "Corpo eretico"
Dialogo in tempo presente con Pier Paolo Pasolini
A cura di: Gerardo Guccini
In collaborazione con UNESCO
Con: Marco Baliani
In questo spettacolo, Marco Baliani conduce con Pasolini un dialogo spietatamente sincero, che tenta - come scrive l'attore/narratore - di "sgomitolare contrasti sempre irrisolti e necessari a vedere le “cose” del mondo da angolazioni inaspettate".
"Corpo eretico" è stato appositamente composto da Marco Baliani in occasione del Convegno "Pasolini giornalista. Traiettorie e convenzioni alla ricerca d'una scrittura mediale". Agli studi sulla partecipazione di Pasolini agli eventi e alle trasformazioni antropologiche del mondo contemporaneo, Baliani ha fatto corrispondere un dialogo spietatamente sincero che presenta con queste parole: "Sono tante le “cose” su cui dialogare con lui, sulle mutazioni sociali avvenute, su quello che ha intuito e quello che ha travisato, sul suo corpo “diverso”, sempre al centro del suo agire, scandalosamente in contrasto col mondo intorno, sulla sua mai esausta vena pedagogica, sui suoi scritti pirateschi, sul suo giornalismo anomalo.
Ma l’elenco non serve, e poi è lungo, variegato, multiforme, imprendibile come lo è lui nella sua continua ricerca di linguaggi che sappiano parlare il suo tempo, spesso non coincidente con quello della società.
Nella sua dissipazione mi ritrovo, sono sempre stato in fuga da recinti e classificazioni, così posso inserirmi con la mia storia e le mie contraddizioni, a intrecciare altre matasse di pensieri e immagini.
Inaspettato sarà l’incontro con lui, senza rete di protezione, mi occorre andare ramingo, toccando le scabrosità dei nostri corpi mai sazi, non so quali sono le parole che spunteranno dai nostri sguardi mai appagati, ma prevedo durezza, un dialogare che è anche un duellare.
La sua voce mi arriva tra capo e collo, come un avvertimento, uno stare in guardia, e si riverbera illuminando di una luce obliqua, caravaggesca, questo mio presente paludoso, dato che il tempo non fila mica dritto su una linea come si crede nel nostro occidente, è invece un anello che si espande in cerchi concentrici, e ogni istante dell’Allora può divenire benissimo un attimo dell’Adesso
Nel mio lavoro ho sempre amato personaggi “non riconciliati”, fuori dalla norma, grandiosamente vittime della loro diversità.
Con lui mi trovo dunque in sintonia, una sintonia provvisoria e inquietante come chi cammina sull’orlo di un precipizio ed è meglio non si appoggi al compagno di percorso nel difficile illusorio tentativo di restare in equilibrio.
La sua eresia, così vitale, mi costringe a stare in ascolto, con lo spavento delle scoperte inattese, per vedere, alla fine, cosa mi resta tra le dita, di raccontabile e tramandabile col mio teatro e la mia voce".
Ingresso gratuito
Prenotazione obbligatoria a partire dal 17 ottobre.
Viene richiesto cortesemente di presentarsi entro e non oltre le ore 20.30. Dopo tale orario, la prenotazione non sarà più considerata valida, e i posti verranno ceduti a chi sarà in lista d’attesa.