Antonio Moresco presenta Canto degli alberi (Aboca 2020) in dialogo con Andrea Donaera.
Antonio Moresco ci consegna un’opera suggestiva e onirica che affronta il rapporto di un uomo con la natura arborea e ha tanto da insegnarci sul tempo che stiamo vivendo. L’evento all'interno della 13a edizione 2021 di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori: festival del Turismo Responsabile tappa di Bologna tra l'Appennino e la città.
In tempo di quarantena, uno scrittore ritorna alla sua città d’origine, Mantova. È solo. Le uniche uscite che, un po’ furtivamente, si concede sono lunghe passeggiate notturne. Avvolto nel silenzio profondo di una città trasfigurata, quasi metafisica, rimane colpito dalla forza dirompente di alcune piante ed alberi cresciuti in posti ostili: in un interstizio di cemento, tra due muri o due pietre di una casa…Da più parti indicato come il più importante scrittore italiano vivente, Antonio Moresco ci consegna un’opera suggestiva e onirica che affronta il rapporto di un uomo con la natura arborea e ha tanto da insegnarci sul tempo che stiamo vivendo.
Antonio Moresco è nato a Mantova nel 1947. Tra i numerosi libri pubblicati ricordiamo la monumentale opera in tre volumi intitolata Giochi dell’eternità (Gli esordi, Canti del caos, Gli increati), La lucina, Lettere a nessuno, Fiaba d’amore e Gli incendiati. Tra i suoi ultimi libri: Il grido (2018) e Canto di D’Arco (2019), entrambi pubblicati da SEM.
SOFFIONI: il vento ecologico delle narrazioni. Storie, poesie, narrazioni, immaginari, percorsi.
Soffioni è la rassegna del mercoledì dedicata alla presentazione di libri e realizzata in collaborazione con la Confraternita dell’Uva, nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna. Ogni settimana un appuntamento con autrici, autori e storie diverse. Incontri, presentazioni, laboratori, percorsi a partire da libri e letture che raccontano di natura, ambiente, animali, dell’impronta dell’essere umano sulla terra di alternative possibili. Rallentare. Prendersi cura. Osservare. Antropocene, identità, cittadinanze, territori sono temi che ci riguardano. L’intento è di allargare e mescolare nuovi orizzonti, metterci in ascolto di altre forme, voci e narrazioni, per accogliere altre prospettive e altri sguardi.