Presentazione del libro di Luca Starita in conversazione con Riccardo Gasperina Geroni.
Un percorso fuori dai canoni della tradizione accademica per svelare il lato queer dei grandi nomi della letteratura italiana. In Canone ambiguo, edito da Effequ, Luca Starita immagina di dialogare con autori e autrici che, in maniera più o meno esplicita, si sono interrogate, attraverso i personaggi delle loro opere, sulle questioni di genere e degli orientamenti sessuali. Un coro di voci meno conosciuto ma assolutamente presente che attraversa i libri di Sibilla Aleramo e Alberto Arbasino, Giorgio Bassani e Carlo Emilio Gadda, Elsa Morante e Aldo Palazzeschi, per citarne solo alcune. Un libro a metà tra racconto e saggio in cui l’autore riflette su sé stesso, sulla storia (e sulle storie) attraverso l’universo più intimo e celato delle più grandi personalità letterarie del nostro recente passato.
Luca Starita (Napoli, 1988) si è laureato in Italianistica all’Università di Bologna con una tesi sul queer nella narrativa di Aldo Palazzeschi. Collaboratore di numerose riviste letterarie, è autore del romanzo La tesi dell’ippocampo (Bookabook, 2019) e delle due drammaturgie Quanta strada nelle mie scarpe (2018) e Caleidoscopio (2019) per la compagnia teatale Murmuris.