Presentazione del libro ๐ต๐๐ข๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐. ๐บ๐๐๐ก๐๐ข๐๐ ยซ๐๐ยป ๐ ๐๐๐๐๐ฆ, ๐ต๐๐ ๐ ๐๐ ๐๐๐๐กโ ๐ ๐ต๐๐๐๐๐ ๐ป๐๐๐๐๐๐ฆ (Alegre Edizioni, 2022). Ne parlano: ๐๐๐๐๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐ญ๐จ๐ง๐จ - Univeristร di Bologna ๐๐๐จ๐ฅ๐ ๐๐ฎ๐๐๐ง - Universitร di Bologna ๐๐ญ๐๐๐๐ง๐จ ๐๐๐ง๐ง๐ข - Conservatorio di Bologna
Il piรน importante genere musicale afroamericano degli anni successivi alla schiavitรน fu senza dubbio il blues. Nato all'incrocio tra l'ereditร della tradizione sacra degli spiritual e quella sociale dei canti di lavoro, affinรฒ le tecniche della musica di schiave e schiavi in cui la resistenza era espressa in maniera sottintesa, comprensibile solo da coloro che ne possedevano il codice. Analizzando quegli aspetti dei testi e delle performance di Gertrude "Ma" Rainey, Bessie Smith e Billie Holiday che preannunciavano una sensibilitร femminista, Angela Davis mostra come il blues promosse forme di coscienza della working class nera e sfidรฒ l'ideologia dominante. Davis indaga il modo in cui il blues femminile infranse i rigidi tabรน sulle rappresentazioni della sessualitร che caratterizzavano i prodotti culturali dell'epoca, contestando gli assunti patriarcali sul ruolo delle donne. Oltre ad aver rivoluzionato l'allora nascente industria discografica di massa, queste tre blueswoman anticiparono la politicizzazione del personale operata dal movimento delle donne degli anni Settanta e diedero voce ai desideri, alle emozioni e alle rivendicazioni di donne nere che spesso non avevano accesso alla parola scritta. Un entusiasmante affresco della "sovversione" prodotta da queste cantanti, appartenenti a tre diverse generazioni, che col loro blues hanno traghettato la musica afroamericana verso i territori del jazz, dell'r'n'b e del soul arrivando fino alle espressioni contemporanee della cultura popolare nera. Un'indagine all'intersezione tra musica e coscienza sociale che contribuisce a strappare il monopolio della lotta femminista dalle mani delle donne bianche della middle class.