KATAKLÒ in BACK TO DANCE
Una produzione Kataklò Athletic Dance Theatre
con Gian Mattia Baldan, Matteo Battista, Giulio Crocetta, Carolina Cruciani, Eleonora Guerrieri e Sara Palumbo
assistente alle coreografie Irene Saltarelli
musiche AA.VV
ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli
“Se basta un profumo per tornare a respirare, a noi basta un respiro per tornare a ballare”. Dopo un anno digiuno di spettacoli, palcoscenici e teatri, Kataklò Athletic Dance Theatre, la più importante compagnia italiana di physical theatre, torna sulle scene inneggiando alla ripartenza: we are Back to Dance. Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei sei danzatori in scena, firma uno spettacolo che accosta frammenti differenti, inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza: raccogliamo tutti i pezzi, ricostruiamoci, rigeneriamoci, mostriamoci nuovi, ma sempre fedeli a noi stessi. Insomma, torniamo a ballare! Back to dance si svolge in un tempo unico che affronta quattro tappe differenti: l’umanità, la mitologia, l’eroismo, la leggerezza. Lo spettacolo racconta il ritorno in scena dei danzatori dopo aver vissuto un’esperienza universalmente condivisa. Nelle loro gambe c’è la voglia di ricominciare, un istinto continuamente frenato, ostacolato, reso sempre più complesso dalle circostanze. Con determinazione, tenacia e ironia, i ballerini hanno ripreso a ballare, consapevoli, ora più che mai, dell’importanza di farlo. La conquista è una rinnovata leggerezza. La chiave di lettura offerta dallo spettacolo vuole essere positiva: giocando con l’ironia, l’energia e l’intensità proprie dello stile Kataklò, Back to Dance dà voce ai bisogni e ai desideri che ci hanno accomunato nell’ultimo periodo: camminare liberi tra la gente facendosi trasportare dal flusso, sentirsi parte di un tutto che si muove con decisione nella stessa direzione. L’atletismo e la poesia che hanno reso la compagnia ambasciatrice del made in Italy nel mondo tornano sulle scene ad ammaliare e a diffondere vitalità. Le prospettive sono inevitabilmente cambiate, ma il linguaggio rimane lo stesso.
Sabato 11 marzo 2023 – ore 21.00